la scrittrice e sceneggiatrice francese che ha inventato un nuovo tipo di romanzo, il “rom’pol”, poliziesco-poetico
Fred Vargas è lo pseudonimo di Frédérique Audouin-Rouzeau. Il padre scrittore, la sorella pittrice, Fred, prima che autrice di coinvolgenti romanzi, è ricercatrice di archeozoologia presso il Centro nazionale francese per le ricerche scientifiche ed esperta di medievistica. Già dal suo primo polar, “Le jeux de l’amour e de la mort”, -taglio- riceve un premio prestigioso e la sua carriera spicca il balzo. I suoi noir, dai quali sono stati tratti film per la tv, sono ambientati in Francia, soprattutto a Parigi. Anche musicista, Vargas studia il suono delle parole, per poi dare vita a personaggi accuratamente tratteggiati sotto il profilo psicologico. Nel suo stile ricercato, anche se ama dire di fabbricare solo storie, mescola il genere poliziesco con elementi surreali e humour. “Scrivo gialli per annullare la morte, e non sopporto la violenza, neanche al cinema – spiega l’autrice - Il giallo è un genere arcaico, tocca la letteratura epica dell’antichità, cose come il concetto greco di “catarsi” e l’angoscia vitale della mitologia. Scrivo romanzi a enigma o, meglio, a soluzione. E anche se lo statuto della verità e della colpa nei romanzi noir è più sociale, io amo anche i gialli inglesi, e in particolare di Agatha Christie. C’è una complessità simbolica dietro la loro semplicità che mi piacerebbe un giorno spiegare”. I protagonisti dei suoi romanzi, “marginali ma non perdenti”, sono ricorrenti nelle serie, come quella del Commissario Jean-Baptiste Adamsberg, lo “spalatore di nuvole”,-taglio2- commissario di polizia del 13º arrondissement di Parigi; Adrien Danglard, vice di Adamsberg, padre separato e affettuoso di cinque figli, colto e metodico; Camille Forestier, la non-fidanzata di Adamsberg e madre di suo figlio Thomas, musicista, idraulica e camionista. E ancora altri molto ben tipizzati che danno vita a serie come “Gli Evangelisti”. Autrice anche di una graphic novel, “I quattro fiumi”, ha scritto racconti e saggi come “Critica dell'ansia pura”, “L’umanità in pericolo” e “Un nuovo modo di vivere. Affrontare l’aumento delle temperature e il declino delle energie fossili”, del 2025. Qui la scrittrice torna ad essere una ricercatrice, attenta ai dati del cambiamento climatico. Il saggio è di genere catastrofista, dal sapore apocalittico, se si pensa al riscaldamento globale, al futuro dell’economia globale e alla fine delle comunicazioni. Anche qui vi sono un crimine di dimensioni colossali e vite da salvare, ma il thriller questa volta ci coinvolge tutti, nessuno escluso.