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FIORELLO

Ti va un caffè?

di Tommaso Martinelli

Numero 237 - Febbraio 2023

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Ci tiene compagnia tutte le mattine, tra un caffè ed un cornetto come sempre è in grado di strappare un sorriso a chiunque; lo showman siciliano è un vero uragano!


S’intitola “Viva Rai2!” la nuova scommessa professionale del più grande intrattenitore del piccolo schermo: Rosario Fiorello. Al centro del format, l’allegria dello showman di origini siciliane e degli amici del bar che commentano insieme i fatti del giorno. Notizie tratte dalla carta stampata e dal web, attualità, vignette, interviste:-taglio- Fiorello attinge a tutto ciò che trova spazio sui media per costruire una scanzonata carrellata sulla nostra società e sui media stessi. Insieme alle notizie e alle improvvisazioni, ci regala un condensato di momenti di varietà, dal ritmo elevato: musica, canzoni, balletti, duetti, gag con ospiti e compagni di gioco. Un successo annunciato visto che, sin dalle prime puntate, il format ha registrato ascolti record e ottime critiche sia da parte del pubblico che degli addetti ai lavori. L'ideatore, direttore artistico, autore e protagonista di uno show in diretta che, ogni mattina alle 7.15 su Rai2, dallo scorso dicembre dà la sveglia agli italiani si racconta con la sua consueta spontaneità… Rosario, prima di tutto una curiosità: cosa ti spinge, oggi, a fare ancora televisione? “Mi piace l’idea di poter trasmettere la mia visione del mondo. Così come adoro l’idea di costruire, in ogni mio programma, una piccola comunità in cui il pubblico possa identificarsi. Non ho mai amato la tv eccessivamente artefatta, ho sempre voluto mostrarmi così come sono e far sentire le persone a proprio agio.” Finalmente sei tornato in televisione con un nuovo programma: “Viva Rai2!”. Con quale stato d’animo lo stai vivendo? “C’è sempre una grande emozione, è inutile negarlo. Chi mi conosce lo sa che, in situazioni come questa, sono sempre in trepidazione. Questa volta, però, credo di essere andato oltre, visto che sono proprio terrorizzato - ride, ndr-. Da sempre, ad accompagnarmi sul lavoro, c’è una costante dose di ansia da prestazione, a cui fa seguito il terrore del giudizio da parte del pubblico. Ma va bene così, perché fino a quando sarò emozionato sarò felice del lavoro che ho scelto di continuare a svolgere. Se non provassi nessuna di queste emozioni significherebbe che la mia vita sarebbe pronta a prendere una direzione diversa. In generale non ho il timore di reinventarmi, quindi vedremo come va!” Tra i primi ospiti che sono venuti a trovarti c'è il tuo amico Amadeus, che tipo di rapporto avete e soprattutto come si gestisce un’amicizia nel mondo dello spettacolo? “Non gliel’ho neanche dovuto chiedere: in un mio programma non può non venire a trovarmi Amadeus; qualsiasi sia il format un saluto deve assolutamente farlo! Il rapporto che ci lega dura ormai da tantissimi anni, c’è una stima reciproca enorme e credo sia proprio questo il segreto del nostro rapporto. Poi siamo scemi in egual modo – ride ndr. – ci divertono le stesse cose e spesso abbiamo le stesse idee. Ama è una persona che si presta a tutte le mie follie e devo dire che anch’io ricambio spesso! Nel corso di tutti questi anni c’è stato qualcuno che ha provato a mettere un po' di zizzania, ma senza successo: tra di noi la sincerità è alla base, nel bene e nel male. Praticamente un matrimonio!” Quindi per ricambiare, pensi di andare a trovarlo durante la settimana del Festival di Sanremo? “Quest’anno sarà praticamente impossibile riuscire a fare fisicamente un’incursione a Sanremo. Ma troverò comunque un modo per poterci essere. Inizialmente, sembrava che il programma dovesse andare in onda su Rai1. Alla fine, invece, la scelta è ricaduta su Rai2… “Ogni mattina su Rai1 lo spazio è gestito dai giornalisti del TG1. Da una parte capisco il fatto che abbiano voluto preservare quello spazio anche se, a mio avviso, c’è modo e modo per comunicare il proprio pensiero e ho trovato poco carino l’averlo fatto attraverso un comunicato. Insomma, sinceramente, l’ho provato poco elegante.” Quindi nessun rimpianto legato a Rai1… “Per me un posto vale l’altro, non a caso prima di Rai2 avevo proposto di poter andare in onda su Rai5! Nutro un profondo rispetto per la meravigliosa storia di Rai2, che in passato è stata la rete dell’innovazione, il posto dove Renzo Arbore ha sfornato bellissime pagine della storia della televisione, ma anche dove sono nate trasmissioni di successo come ‘Quelli che il calcio’. Sono molto contento di come si è evoluto questo progetto, del resto mi hanno affidato la miglior fascia oraria che mi potessero dare.” I social-network hanno un ruolo importante all’interno del programma… “Ovviamente, non potevano non trovare spazio in questo format, visto che in ogni puntata ci sono tantissime clip che partono dalla trasmissione la mattina per poi essere postate sia sulla piattaforma di RaiPlay che su tutti i vari social-network. In realtà, nel privato, con i social ho un rapporto decisamente particolare. Ultimamente, per esempio, avevo deciso di essere sempre meno presente. Questo perché a un certo punto la mattina mi svegliavo con l’ansia di dover sempre dire la mia opinione sull’argomento del giorno. Era diventato insostenibile e a quel punto mi sono fermato. La sensazione che ho avuto, alla fine, è la stessa che ho provato quando scelsi di non toccare più una sigaretta. Questo, però, è un discorso totalmente distaccato da quello professionale, e poi a ‘Viva Radio2!’ ho uno staff incredibile che lavora ogni giorno su tutte le piattaforme per stare al passo con tutto quello che accade.” Un'ultima curiosità: come guardi a quel Fiorello che, più di trent'anni fa, lavorava come animatore nei villaggi turistici con la speranza di sfondare nel mondo dello spettacolo? “Con un sorriso e con la consapevolezza che, in fondo, non sono mai cambiato… o meglio, è cambiato il contesto ma io resto sempre uguale e forse è proprio questo quello che la gente ha apprezzato di me in tutti questi anni.”

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