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Fiabe Urbane

di Gian Marco Tessier

Numero 208 - Marzo 2020

L'unione tra soul e Hip Hop, nel nuovo EP cantato, scritto e prodotto da Cecilia Stallone, ispirato ai grandi artisti della musica soul e dell'Hip Hop, che si racconta in esclusiva ad Albatros


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“Fiabe urbane” è il nuovo EP di Cecilia Stallone, cantautrice milanese che debutta da solista con un lavoro contenente cinque inediti, dal genere trasversale, che attraversano pop, rap e R'n'b. Si appassiona alla musica molto presto grazie a suo padre, liutista e nel corso della sua vita ha imparato a suonare la chitarra, il flauto traverso e successivamente ha dedicato anima e corpo al lavoro sulla vocalità.-taglio- Cecilia ha sviluppato nel suo percorso diverse conoscenze che l’hanno portata ad approcciarsi prima agli strumenti e alla musica classica, passando per lo studio della vocalità, fino alla passione per l’Hip Hop. Nell’ambiente urban, negli anni, ha collezionato numerose collaborazioni con massimi esponenti del genere tra cui Emis Killa (2009, Bianco e Nero) o Irama (2016, Sanremo Giovani) solo per riportare due esempi. Dal 2009 Cecilia fa parte del collettivo Fly Girls Milano, capitanato dalla rapper Vaitea. Il gruppo organizza concerti ed eventi dedicati all’Hip Hop al femminile, come la serata Ladies First che si svolge nel mese di marzo da ormai 10 anni. La sua voce, calda e scura, la predispone naturalmente alla Soul Music.

Prima di parlare dell’album, raccontaci un po’ di te, del tuo background personale e musicale

“Io mi sento una cantante soul. Sono affezionata alla musica hip hop e a tutto ciò che è di derivazione afro-americana. Ascolto e mi ispiro molto anche al genere urbano, al RnB e infine anche al jazz. Ho una formazione sia di tipo accademico sia legata all’underground. Faccio parte da dieci anni di un collettivo di hip hop femminile che si chiama Fly girls e organizziamo serate per la scena “urban” femminile. Ho anche collaborato con Emis Killa, con il brano Bianco e Nero, e anche con Irama. L’anno scorso ho deciso che era il momento di uscire con un progetto tutto mio, che portasse il mio nome e le mie idee.”

Il nome del tuo primo album è “Fiabe Urbane”, com’è stato il tuo percorso dalla progettazione alla registrazione dei singoli?

“‘Fiabe urbane’ nasce dal desiderio di esprimermi in un linguaggio musicale estremamente ritmico e dedito al groove senza però rinunciare a ritornelli pop orecchiabili. Mi sono lasciata ispirare molto anche dalla black music e da vari artisti come Pino Daniele, Neffa e Prince. E’ stato un po’ come crescere un figlio, prendersi cura di lui, curare ogni piccolo dettaglio, con amore e dedizione. Sono soddisfatta di ciò che ho fatto ma credo di avere ancora un grande margine di miglioramento e sono già all’opera per un nuovo disco.”

In tutti i brani affiora una grande attenzione agli arrangiamenti e alla musicalità: chi ha lavorato con te?-taglio2-

“Ho registrato con grandi musicisti che mi hanno dato la massima disponibilità, ho percepito l’entusiasmo e il sostegno di tutti, è un fattore che mi ha davvero colpita. Voglio ringraziare la rapper Vaitea, con la quale duetto nel singolo “Mi dispiace”; Stefano Iascone, che ha curato registrazione, produzione e mixaggio; Andrea De Bernardial master; Federico Paulovich alla batteria, Andrea Giussani alle tastiere, Paul Hochaime al basso, Marco Nava ed Ermanno Fabbri alle chitarre, Dj Pandaj allo scratch.”

Nei tuoi brani, come ad esempio Avidità e Una donna, si evince anche il tuo spirito critico nei confronti della società e degli stereotipi di genere. Secondo te che ruolo ha la musica su questi argomenti così attuali al giorno d’oggi?

“La musica è lo specchio di quello che succede nel mondo in un determinato momento della storia. Stiamo vivendo in un periodo molto decadente, la nostra cultura è un patrimonio mondiale ma la stiamo tralasciando. La musica è il mio modo per dire come la penso, spero di portare dei temi che possano essere spunto di riflessione per i miei ascoltatori.”

Riascoltando più volte i brani, emerge molto la tua personalità: Da cosa nasce questa tua passione per la musica e la scrittura?

“La creatività è una cosa che è in ognuno di noi, fin da piccoli e crescendo si può perdere. Col tempo io ho capito che la scrittura, le canzoni sono il mio modo di esprimermi, il mio lato creativo che non ho voluto perdere. Ho la possibilità, grazie alla musica, di far luce su ciò che succede sul lato emotivo. A volte mi rendo conto di cosa sto pensando, come mi sento realmente, solo quando ho finito di scrivere o di registrare il pezzo.”

Che cosa vedi nel tuo futuro?

“Io vorrei portare avanti i miei progetti, il mio lavoro di cantautorato. Vivo di musica e spero di affermarmi il più possibile sulla scena italiana. Vorrei suonare su palchi importanti, mi piacerebbe anche poter scrivere e collaborare con altri artisti. Sto già lavorando per il mio prossimo album, sono sempre focalizzata sul futuro.”





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