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Empedocle filosofo e medico

di Alfredo Salucci

Numero 186 - Marzo 2018

Il nome Empedocle porta alla memoria subito un famoso paese siciliano in provincia di Agrigento.


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Il nome Empedocle porta alla memoria subito un famoso paese siciliano in provincia di Agrigento. Famoso anche per il nome, quello di un filosofo e medico nato ad Agrigento il 485 a.C.; allontanato dalla sua città con l’accusa di empietà o per motivi politici, morì nel 432. Empedocle discendeva da una nobile e influente famiglia e, forse, fu il più importante pensatore tra i filosofi presocratici. Empedocle fu un uomo speciale giacché oltre a essere un filosofo fu anche un medico, un mistico e un uomo politico. Fu anche l’ultimo pensatore greco a scrivere in versi. Grande naturalista fu vicino ai pitagorici da cui riprese il concetto della metempsicosi. A lui sono attribuite due opere in versi: Sulla natura e Purificazioni, di cui ci restano alcuni frammenti. Le due opere sono interrelate fra loro. Empedocle visse fra i materialisti ionici, la filosofia parmenidea dell’essere e il pitagorismo intriso di magia e sacralità. L’agrigentino ritenne che la formazione dell’universo derivasse dai quattro elementi primari, da lui chiamati “radici”: aria, acqua, terra e fuoco. -taglio- Questi quattro elementi però non sono sufficienti a spiegare tutti i processi naturali legati al divenire, per questo suppose la presenza di due principi Amore o Attrazione e Contesa o Repulsione individuati come cause motrici dell’unione o la repulsione fra gli elementi, questo insieme sarà all’origine di tutte le cose. Empedocle è l’unico fra i filosofi presocratici a essere citato nell’Antica medicina, un testo medico attribuito a Ippocrate. A Empedocle è ascritto anche un libro di medicina dal titolo Discorso sulla medicina. La leggenda vuole che Empedocle sia intervenuto con le sue arti mediche, o da sciamano, più volte per combattere epidemie, come pestilenza e malaria, che affliggevano la popolazione. Pare che ci sia riuscito. Empedocle è anche ritenuto il fondatore della scuola medica siciliana, a lui si fa risalire la teoria pneumatica. Sulla base dei quattro elementi, radici, cosi detti perché immutabili, e dei due principi, Amore e Contesa, si basa la teoria empedoclea da cui Ippocrate trarrà la teoria dei quattro umori: bile nera, bile gialla, flemma e sangue. Tutta la vita dell’universo, e dell’uomo stesso, si basa, secondo Empedocle, su questi processi di attrazione del simile e di repulsione dei contrari. Aria, acqua, terra e fuoco si raggruppano si miscelano secondo le proprie qualità. Secondo questa teoria non ci sarebbe né morte né nascita, ma solo una separazione e una nuova aggregazione dei vari elementi in base alle forze di attrazione o repulsione. Questa teoria spiegherebbe anche come gli organi di senso riescano a funzionare, sempre attraverso l’attrazione e la repulsione, la -taglio2- conoscenza del simile tramite il simile. L’occhio attrae la luce, il tatto attrae le sensazioni solide, l’orecchio attrae l’aria, il suono, mentre il gusto attrae la sensazione del sapore. Empedocle aveva un grande interesse per la conoscenza dell’uomo sul suo modo di vivere e di generarsi. Fece anche importanti studi sulla respirazione che, secondo lui, avviene attraverso i pori della pelle. È bene qui ricordare che l’aria che respiriamo è uno dei quattro elementi. Il corpo umano per Empedocle è costituito, come tutte le cose dai quattro elementi, quanto più questi elementi sono mescolati bene tanto più il vivente sarà perfetto. Certo, da questa combinazione non si esclude che possano anche nascere esseri imperfetti, ma questa cosa spesso ne impedisce la sopravvivenza. Empedocle ebbe anche un allievo importante, Acrone. Fra loro ci fu una grande rivalità. Empedocle riteneva la medicina un sapere filosofico; Acrone, invece, era per la medicina empirica, basata sulla razionalità e sull’esperienza. Empedocle tendeva alla speculazione, Acrone allo studio sperimentale. Empedocle muore nel 432 a.C., precipitando nel cratere dell’Etna, dove si lasciò cadere, altri raccontano che morì cadendo da un cocchio, ma la sua morte resta un mistero. La figura di Empedocle è avvolta nella leggenda per la sua fama di filosofo, di medico, di guaritore e di mago. Certo, doveva essere un personaggio veramente strano, anche per la sua mania di essere considerato un dio.





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