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Emanuel Ceruti

Con la giusta dose di “Alleria”

di Maria Paola Di Palma

Numero 265 - Novembre - 2025

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L’attore e comico ci racconta dei nuovi appuntamenti in programma e di un progetto che va avanti tra tv, teatro e web, con sempre maggiore successo


Emanuel Ceruti, founder del collettivo di Comici Vico Alleria, ci racconta il suo percorso fino a qui tra teatro, tv e nuova comicità che impazza sul web. Con “Vico Alleria” il prossimo 12 Dicembre sarà grande protagonista di uno spettacolo unico al Teatro Palapartenope di Napoli in cui è vietato mancare.-taglio- Emanuel, attore comico tra tv, social e teatro. Anche scrittore e autore. Di cosa non puoi proprio fare a meno? “Fin da piccolo mi piacevano tutte le forme d’arte. Sicuramente tra il web, la tv e il teatro il minimo comune denominatore è la recitazione e la comicità in tutte le sue forme. Il mio percorso è un po’ “atipico”. Di solito il percorso è all’ inverso, molti dei miei colleghi hanno iniziato sul web per poi approdare in tv. È stato un percorso del tutto casuale”, sono partito dalla tv con Made in sud dopo 3 anni di laboratorio e dunque di preparazione alla trasmissione. Insieme a mio fratello (in suo) eravamo i più giovani della trasmissione e un po’ la nostra inesperienza ha pagato ma allo stesso tempo ci ha temprati. È stata una esperienza che mi ha fatto crescere tanto. Successivamente sono approdato sul web dopo la chiusura della trasmissione e dei teatri a causa del “Covid”. Ho dunque di riversarsi sul web con risultati inaspettati all’inizio e dopo con una crescita costante dedicandomi al 100% alla creazione di contenuti per i social. Il teatro è stata la mia più grande passione, non l’ho mai abbandonato, anche a livello amatoriale. Poi dopo la mia esplosione sui social e grazie al seguito che mi ha donato sono riuscito a portare i miei “followers” a teatro e questa è stata di sicuro la mia più grande soddisfazione artistica.” Hai fondato Vico Alleria come nasce questo progetto di collettivo di comici e quale la sua missione? “Vico Alleria nasce dopo un progetto teatrale di due anni fa. Dopo il grande successo avuto in teatro e la forte coesione tra noi ci ha spinti a continuare a collaborare insieme e a portare il progetto sul web con l’aiuto della mia agenzia 2WATCH che entusiasti hanno subito sposato il progetto. È raro che sul web dei giovani collaborino senza alcun tipo di invidie, anzi con passione e amicizia. Di solito nei nostri video trattiamo il quotidiano. È quello che li rende condivisibili dal pubblico del web, ma il nostro scopo è sempre quello di lasciare un piccolo messaggio e perché no anche un insegnamento. Ad esempio trattare la forte difficoltà di noi neo trentenni ad affermarci lavorativamente e affettivamente in questa società moderna. Viviamo in un’epoca che ci dà molte opportunità ma poche certezze e stabilità sotto tutti i punti di vista, nel privato come nel lavoro.” Il progetto è esplodo sui social nell'ultimo anno con dei numeri impressionanti. Quale la forza di questo progetto? “Il nostro segreto è proprio osservare la quotidianità, è da lì che si prende spunto per i nostri sketch. Infatti prima che comici dobbiamo essere anche un po’ sociologi. Bisogna avere sempre gli occhi aperti e guardare il mondo con occhio critico e osservatore.” Dopo il sold out della scorsa stagione con "Buco" tornate a teatro con "Social attack" il prossimo dicembre al Palapartenope di Napoli. cosa tratta lo spettacolo e cosa deve aspettarsi il pubblico? “Come sempre ci sarà tanto da divertirsi e ridere. Il palco mescolato alla magia del pubblico è la nostra forza. Il teatro ci dà emozioni e forti e speriamo possano ritornare al pubblico con la stessa energia con cui le sentiamo e nutriamo noi. Social Attack” è una commedia tagliente, energica e piena di musica che ci chiede: la nostra ultima diretta coinciderà con la nostra estinzione? Stanchi del declino intellettuale causato dalla dipendenza dai social network, una civiltà aliena decide di distruggere la Terra, giudicata irrimediabilmente rimbecillita. Ne nasce un grande show satirico che mette in scena l’assurdità del mondo digitale con una serie di esilaranti sketch e numeri musicali ad alto impatto. I personaggi, incapaci di vivere senza uno schermo, si ritrovano a dover salvare il pianeta che loro stessi hanno contribuito a rovinare. Salire su un palco così importante è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione, un sogno che finalmente si realizza. Abbiamo sempre voluto parlare alle persone, far arrivare un messaggio è importante.” La tua comicità da dove trae ispirazione. Immagino il quotidiano sia molto presente… “Il quotidiano è la fonte d’ispirazione primaria. Proprio per “il principio di condivisione” che spinge le persone a rivedersi e condividere il video. L’importante è coinvolgere e parlare ad un target ampio, fasce d’età e di genere quanto più ampie possibili.” Avete delle tematiche sociali a cui siete particolarmente legati e che amate condividere con il vostro pubblico presentandole in chiave comica? “Di solito nei nostri video trattiamo il quotidiano. È quello che li rende condivisibili dal pubblico del web, ma il nostro scopo è sempre quello di lasciare un piccolo messaggio e perché no anche un insegnamento. Ad esempio trattare la forte difficoltà di noi neo trentenni ad affermarci lavorativamente e affettivamente in questa società moderna. Viviamo in un’epoca che ci dà molte opportunità ma poche certezze e stabilità sotto tutti i punti di vista, nel privato come nel lavoro.” Il vostro è un pubblico che abbraccia diverse generazioni. È proprio vero che la comicità è necessaria nelle nostre vite quotidiane? “Il linguaggio della comicità deve essere universale. Chi lo fa ha sempre un vantaggio in più su tutti. Ad esempio Checco Zalone ha sempre parlato a un pubblico ampio e soprattutto trasversale di ogni genere, ogni età, ogni classe sociale. La comicità è una sorta di livella, un po’ come quella di Totò riferendosi però alla morte. Pensandoci sono un po’ due estremi che però in questo combaciano. La risata è un bene di tutti, disponibile a tutti.” La cosa bella della comicità è che oltre ad alleggerire le nostre vite, spesso ci fa riflettere ed è portatrice di innumerevoli messaggi. È questo che vi affascina. Cosa pensi a riguardo? “È sicuramente fondamentale lasciare un messaggio e farlo in maniera importante ma ci piace comunque farlo in maniera leggera inserendo gag che ci divertono e a volte anche improvvisate. la comicità deve far riflettere perché attraverso una risata un messaggio può arrivare in maniera più limpida e pregnante.” Emanuel da founder del collettivo cosa sogni per il futuro di questo progetto? sogni del cassetto? “Siamo mossi dalla passione per questo mestiere e dall’amore infinito per l’arte del teatro. Il nostro sogno è quello di vivere facendo questo mestiere, che per noi è il più bello del mondo. Siamo dipendenti dal voler far ridere la gente, dargli un momento di spensieratezza nelle proprie giornate. Il nostro progetto futuro è quello di continuarci a divertire, crescere insieme artisticamente senza bruciare troppe le tappe.”

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