logo-rubriche

E le stelle non stanno a guardare

di Di Adriano Fiore Ph. Maria Paola Di Palma

Numero 201 - Luglio-agosto 2019

Serata speciale a Positano con gli chef stellati Michelin Tramontano e Falser, per una rassegna che celebra l’eccellenza, da Nord a Sud


albatros-e-le-stelle-non-stanno-a-guardare

Già il panorama di una Positano illuminata che si affaccia sul mare, con le barche che, sparpagliate, vi si annidano rapite dal suo incanto, basterebbe per inebriare gli appetiti più esigenti. Se a questo poi si aggiungono le nuove creazioni di due chef d’eccezione, il tutto assume un’aura magica, capace di fermare il tempo e proiettare tutta l’attenzione sulle sensazioni provate ed i gusti scoperti. È difatti un percorso costellato da continue sorprese culinarie quello proposto a Positano, presso il ristorante stellato Michelin “La Serra”, dall’executive chef Luigi Tramontano e dallo chef ospite Theodor Falser dell’Engel Spa & Resort in Trentino. L’evento, difatti, rientra nella programmazione della rassegna culinaria “Positano Gourmet”, giunto così al secondo appuntamento organizzato presso la splendida struttura dell’Hotel “Le Agavi”. In ciascuno piatto i due maestri hanno voluto esprimere il loro vissuto, riprendendo gusti e materie prime del loro territorio, creando così un interessante contrasto in quella che, felicemente per i commensali, potremmo chiamare una vera e propria battle chef. -taglio- Ovviamente non v’era competizione in cucina ma, all’opposto, la voglia di trovare punti di contatto gastronomici, capaci di unire armoniosamente i mari della Costiera con le montagne del Nord Est, attraverso piatti che potessero regalare la necessaria freschezza estiva unita ad uno spirito green e bio. Così l’aperitivo si è aperto con quattro finger food ben concepiti per realizzare un escalation di complessità, dall’Ostrica affumicata con granita di gin tonic e la Ballotina di crostacei con gel di yuzu e zenzero dello Chef Tramontano, alla Tartelletta con mousse di parmigiana di melanzane - sempre di Tramontano - al Miso, bucce di patate e verdurine fermentate di Chef Falser. Quest’ultimo ha poi continuato con “Poke Dolomites”, una spigola cruda con pepe di montagna, caviale di salmerino, succo di mela verde e salicornia, ed a seguire con il suo risotto con ortica, mantecato di navone rapa, aglio di Resia e tonno rosso. La risposta di Tramontano è stata un San Pietro con gnocco di semolino, pesto di friggitelli e pistacchi con salsa piccante, piatto dal grande equilibrio e capace di far sentire in bocca tutto il bellissimo mare campano, così come Falser ha quindi proposto ancora i suoi “sapori del nord” con una salvia selvatica con yogurt frizzante. A completare “l’opera” i dessert: Marshmallow pino Mugo con caramello di olio di zucca per Falser, quasi un amuse-bouche postumo dal sapore intenso, e “No sugar” per -taglio2- chef Tramontano: pan soffice al miele di acacia, cremoso di miele di eucalipto e mascarpone, melata di Positano, gelato al pompelmo rosa, un fine pasto davvero impeccabile. Nella proposta del menù netta, quindi è sembrata la divisione fra i due chef e le loro scuole di pensiero culinario, che esemplificano anche la grande varietà di tradizioni gastronomiche del nostro Paese, capace a Nord, Sud, Est e Ovest di regalare costanti sorprese ed interessanti innovazioni, pur partendo da prodotti spesso a km zero e salvaguardando l’identità di ogni luogo, le sue tradizioni e la sua storia radicata nei cibi da questo espressi. Sarebbe stato difficile chiedere di più da una serata davvero perfetta e certamente in linea con le stelle Michelin ottenute dai due chef in tanti anni di lavoro e sacrifici. Ulteriore dettaglio fondamentale e degno di nota ha riguardato la selezione dei vini a cui della sommelier Nicoletta Gargiulo, altra eccellenza campana e riferimento assoluto nel completare il decantare dei gusti espressi dai piatti degli chef. Buono anche il servizio e l’accoglienza riservata agli ospiti, per una sfida che quindi può a ragione ritenersi vinta da tutti i suoi protagonisti, consacrando i propri nomi del novero di chi – arrivando a fare del proprio mestiere un’arte – tiene sempre alto il buon nome della Cucina Italiana nel mondo.


albatros-e-le-stelle-non-stanno-a-guardare-2



Booking.com

Booking.com