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Debutto letterario

di Paola Ratti

Numero 202 - Settembre 2019

Alla scoperta del romanzo “Il giorno in cui seguimmo le api” e della sua giovane autrice Rosanna Oberbizer


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Ogni volta che si apre un libro è come partire per un viaggio, ricco di immaginari e fascinazioni. È per questo che abbiamo amato “Il giorno in cui seguimmo le api”, romanzo di debutto di Rosanna Oberbizer. Nata e vissuta a Milano, lavora come copy strategist in un'agenzia di comunicazione digitale. Un percorso costruito sul delicato equilibrio tra la passione per il linguaggio e una leggera fissazione per i numeri che, nell'evoluzione dell'attuale mercato digitale, si rivela un discreto colpo di fortuna. Da sempre affascinata da ogni forma di affabulazione, legge dall'età di 5 anni e scrive da quando, a 7, scopre una Olivetti Lettera 32 in casa. Da lì in poi, si innamora della sensazione di potersi esprimere attraverso un elemento di mediazione, che invece di ridurre la potenza del messaggio, gli regala una nuova vita.

Quando hai iniziato a scrivere? -taglio- “La scrittura è una passione che mi accompagna fin da quando ero piccola! Prima di tutto mi sono appassionata alla lettura e poi ho scoperto che mi divertiva molto inventare storie, che confezionavo per la mia famiglia grazie a una macchina da scrivere che avevo trovato in casa. Mi piaceva tutto: la carta, il rumore dei tasti, i pensieri che scorrevano: è stato amore a prima vista!”

Quali sono stati i libri che hanno contribuito alla tua formazione?

“Questa per me è una domanda davvero difficile, perché ho amato libri, autori e generi molto diversi e da ognuno di loro credo di aver preso qualcosa. Tanto per fare un esempio, amo i personaggi della letteratura russa, tanto quanto il minimalismo degli scrittori americani.”

Come e quando nasce questo romanzo? Quali sono state le fonti di ispirazione?

“L'idea è nata un'estate di 6 anni fa, osservando un gruppo di ragazzini che giocava sulla spiaggia di un paesino della Liguria. Ho riconosciuto in loro la stessa emozione che avevo io da bambina e ho immaginato un'avventura per raccontare la loro voglia di scoprire il mondo. E l'estate è un'ottima cornice per una spedizione verso l'età adulta!”

Quando hai deciso di tirare fuori il tuo libro dal cassetto per provare a farlo pubblicare? Trovare un editore, oggi, è complicato?

“Circa un anno fa ho deciso di dare una possibilità a questo libro. Continuavo a leggerlo e correggerlo, finché mi sono detta che bisognava rischiare e che per farlo serviva un parere esterno e affidabile. Quindi ho deciso cercare una casa editrice che credesse nel mio progetto. Non è stato facile, ma oggi il panorama editoriale offre opportunità molto diverse, dall'auto pubblicazione all'editoria classica. Sono tutte strade valide, l'importante è -taglio2- decidere quali obiettivi si vogliono raggiungere e quali rischi si è disposti a correre.”

Ci parli della campagna di crowdfunding per sostenerlo?

“La campagna di crowdfunding è arrivata come una sorpresa sul mio percorso, ma mi ha subito conquistata per due motivi. Il primo è che nasce da bookabook, una casa editrice che tratta ogni libro con particolare cura in tutte le fasi di produzione, pubblicazione, distribuzione e promozione. Il secondo è che si tratta di un modello innovativo e coraggioso, in un settore che vive con una certa difficoltà le novità. La logica è semplice: al primo passaggio, bookabook seleziona i manoscritti che ritiene validi. Al secondo passaggio, i manoscritti selezionati vengono sottoposti al parere del pubblico, che può scegliere di sostenere il progetto e di preordinare il libro.”

Hai pensato a delle presentazioni per il pubblico durante l'autunno?

“Settembre sarà un mese particolarmente importante per questo libro. Chiusa la campagna di crowdfunding, passerò alle attività sul territorio per coinvolgere i lettori ideali di questa storia: i ragazzi. L'idea è che "Il giorno in cui seguimmo le api" possa diventare una bella occasione per avvicinare i ragazzi alla lettura e alla scrittura, attraverso incontri e laboratori”.

Sogni nel cassetto?

“Il primo si sta realizzando, con la pubblicazione di questo primo libro e la nascita di un progetto in cui i ragazzi sono protagonisti, non solo con i laboratori di scrittura, ma anche con una campagna di raccolta fondi a favore di Gaslini Onlus, l'associazione che sostiene le attività dell'Istituto Gaslini di Genova. E poi di sogni ce ne sono sempre tanti e anche di libri da perfezionare, scrivere e proporre: non mi fermo certo adesso!”





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