logo-editoriali

Dazi amari

di Adriano Fiore

Numero 260 - Maggio - 2025

Il momento che stiamo vivendo è storico poiché, a causa dell’incognita impazzita dal ciuffo biondo, si andranno a resettare le dinamiche produttive ed economiche mondiali, nonché gli equilibri di potenza


albatros-dazi-amari

Ciò che stiamo vivendo in questi mesi è un momento che passerà alla storia, e probabilmente ancor di più lo faranno tutti gli accadimenti e le conseguenze delle decisioni che sono state e saranno prese in queste settimane. Il Presidente Trump, in parte consapevolmente (ma solo in parte), -taglio- sta inanellando una serie di decisioni che con tutta probabilità porteranno ad importanti cambiamenti degli equilibri e asset mondiali, non solo dal punto di vista politico ed economico, ma anche rispetto ai più vasti temi commerciali e sociali. In molti, in maniera colpevole, ancora pensano che i dazi ed il protezionismo di cui si sta facendo paladino il nuovo Presidente USA siano qualcosa di lontano o comunque di poco impattante rispetto al nostro vivere quotidiano. L’idea comunque è che siano tutte dinamiche che coinvolgono solo l’alta finanza, tra Piazza Affari e il Down Johns, come quando il Tg annuncia allarmisticamente di tutti quei miliardi di euro o di dollari “in fumo” ad ogni chiusura dei mercati, salvo ritrovarci sempre con la stessa somma in tasca e sui propri conti corrente. Uno degli aspetti, infatti, che probabilmente vengono meno sottolineati in questa sarabanda mondiale quasi senza precedenti, è che le popolazioni attualmente alla finestra che la stanno vivendo da meri osservatori e che direttamente ne vivranno le conseguenze sono fatte di persone con sempre maggiori difficoltà di comprendere un testo scritto, con un grado di analfabetismo galoppante, e soprattutto con un livello di educazione finanziaria che da un lato rasenta lo zero e che dall’altro, ancora più drammaticamente, vede tanti sentirsi come i nuovi Warren Buffet semplicemente perché hanno visto qualche podcast e seguito un corso online da 150€. Peggio probabilmente dell’ignoranza, che intrinsecamente porta paura e immobilità, c’è la presunzione di sapere, che comporta persone che parlano, fanno, si muovono e agiscono quasi sempre in una direzione oggettivamente sbagliata. Fregarsene o peggio essere a favore dei dazi, significa non capire cosa questi determinano in termini di inflazione e commercio globale; fregarsene o peggio essere a favore del riarmo generale che si sta avendo a livello mondiale e delle politiche aggressive e guerrafondaie che si stanno promulgando in lungo e in largo, significa essere ciechi dinanzi alla possibilità impellente che i nostri figli o nipoti dovranno tornare ad imbracciare un fucile, andando al fronte a combattere guerre del tutto evitabili con un po’ più di buon senso.-taglio2- Il momento che stiamo vivendo è storico poiché, a causa dell’incognita impazzita dal ciuffo biondo, si andranno a risettare le dinamiche produttive ed economiche mondiali, nonché gli equilibri di potenza. I paesi “in via di sviluppo” (per usare categorie oramai abbandonate ma che rendono ancora l’idea), potrebbero vedere quella via definitivamente sbarrata ed iniziare una forte regressione, non potendo sostenere oltre le spallate economiche di dazi ed extra tassazioni. Le tute e le scarpe che tanto ci piacciono, quindi, chi le produrrà? Ognuno “riporterà a casa” il nucleo duro dei processi di produzione? E chi potrà permetterselo? La Cina sicuramente, la Russia forse, ma gli altri paesi? E soprattutto l’Europa insieme con i giganti areali che per ora sembrano fuori da un coinvolgimento diretto nella bagarre, vedi Brasile e India, come andranno quindi a collocarsi sullo scacchiere mondiale? La geopolitica è materia affascinante, sebbene sia fatta unendo gli accadimenti dell’oggi con le esperienze storiche dei singoli paesi, che solitamente non fanno altro che perpetrare sempre gli stessi orientamenti politici internazionali (che chi è il “poliziotto del mondo”, chi fa da paciere, chi riveste il ruolo di mercante per eccellenza, chi produce a basso costo, chi cerca sbocchi sul mar mediterraneo per accrescere la propria influenza, eccetera eccetera). Se tutto ciò cambia e le regole sembrano essere cosa lontana, il mondo diventa una bomba ad orologeria che nessun tecnico o scienziato è in grado di detonare. Tutto quello che sta accadendo ed accadrà, purtroppo, colpirà fortemente noi, le nostre vite, i nostri averi, le nostre abitudini e ciò che potremo, non potremo o saremo costretti a fare. Prima lo capiremo tutti, prima faremo sentire la nostra voce, non solo con piazze per dire “No”, seppure lodevoli, ma con piazze per dire “Fate qualcosa”. Che non c’è più tempo da aspettare.





Booking.com

Booking.com