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Dall'Australia con passione

di Paola Ratti

Numero 208 - Marzo 2020

La giovane stilista australiana ci racconta come è riuscita a realizzare in Italia il suo sogno di fusione tra moda e arte, creando un suo brand, ispirato alla vita e al mondo che ci circonda


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Il confine tra moda e arte è molto sottile. Ce lo dimostra Lana Volkov, pittrice e designer, che è partita dall'Australia alla volta dell'Italia per realizzare il suo sogno e creare un brand che porta il suo nome. L'oggetto della sua arte fashion? Le scarpe. I suoi sono modelli luxury, che ben rappresentano la donna di oggi, forte e determinata, ma anche sensuale e tremendamente femminile.-taglio- Modelli che stanno iniziando a conquistare le donne italiane e non solo. Scopriamo insieme qualcosa in più su di lei...

Com'è nata la tua passione per la moda?

“Sin da bambina amavo cambiarmi d'abito cinque volte al giorno. Quindi posso dire che la passione per la moda è nata con me e si è sviluppata mentre crescevo. Il mio stile non è mai stato ordinario, privilegiando il colore e la vivacità. Sarà anche perché mi sono sempre sentita attratta dalla moda, come dall'arte e dalla creatività”.

È vero che vieni dal mondo dell'arte e della pittura?

“Sì! il mio bisnonno (da parte di mia madre) era un artista e a quanto pare ha trasmesso il suo DNA creativo a me e ad altri componenti della mia famiglia. Invece la mia bisnonna disegnava i suoi vestiti e le sue scarpe, mentre sua figlia (mia nonna) crea i suoi abiti ancora oggi che ha 82 anni!”

Perché hai scelto le scarpe? Quando hai iniziato a progettarli e crearli?

“L'amore per le scarpe è scattato la prima volta che ho sbirciato nel guardaroba di mia madre, dove ne ho trovate di bellissime di taglia 36 e italiane. Ho ancora dei flashback di quando da piccola (avrò avuto 4 anni) provavo tutte le sue scarpe e ci giocavo. Una volta cresciuta ho cominciato a raccogliere scarpe, per poi tagliarle, dipingerle e ricamarle creando stili unici. Ho un archivio di quaderni pieni di schizzi, ma anche fogli di carta con idee e disegni. Come artista e pittrice ho scoperto che per me il piede di una donna è la mia tela, mi piace coprire e drappeggiare il piede in vari materiali e pelli per valorizzarlo nel migliore dei modi. Essere in grado di chiudere gli occhi e progettare una scarpa nella mia mente mi rende felice. Per questo ho sempre cercato di arricchirmi di esperienze nel settore calzaturiero, anche lavorando in diverse boutique dove ho avuto modo di aiutare le donne a scegliere la perfetta scarpa da Cenerentola”.

È stato difficile creare il tuo marchio?

“Sì, estremamente difficile, non lo posso negare. Mi ci sono voluti diversi anni (e tanti errori), ma non mi sono mai arresa. È un settore molto difficile, ma se penso che se credi fortemente in qualcosa lo puoi realizzare e così è stato, anche grazie al prezioso supporto della mia famiglia e dei miei amici”.

Cosa ti ha portato dall'Australia all'Italia?

“Le scarpe ovviamente! A 6 anni, per un progetto scolastico, ho dovuto scegliere un paese su cui studiare e ho pensato all'Italia. Credo che, da quel momento, si sia creato un intrigante legame con l'Italia, anche perché qui sono state molte delle scarpe che mi hanno fatto sognare fin da piccola. E così, dopo cinque anni vissuti da pendolare tra Australia e l'Italia, quest'ultima è ora diventata la mia casa”.

Chi sono i tuoi stilisti di riferimento? -taglio2-

“Amo Manolo Blahnik, perché rimane così fedele a se stesso e alle sue visioni di artista e stilista di scarpe. È uno dei più grandi designer di scarpe della storia. Ammiro il fatto che non commercializzi i suoi stili. Apprezzo anche Salvatore Ferragamo, le sue collezioni sono divine. È un ingegnere di belle scarpe e non solo uno stilista.

Come definiresti "la donna di Lana Volkov"?

“Una donna allegra, forte e giovane nel cuore, ma anche misteriosa e seducente. È una donna femminile e affascinante, ma al tempo stesso umile”.

Cosa ispira le tue creazioni?

“Le esperienze personali svolgono un ruolo enorme nella progettazione di nuove collezioni. Sono ispirata da tutta la vita che mi circonda. Adoro le cose belle, l'umanità, la storia, la natura, la danza, l'arte, la musica, la cultura, l'architettura e tutto ciò che è colorato. Dipende da dove sono e da cosa mi trovo intorno. Ho una passione per l'apprendimento e desidero sempre scoprire di più sulla vita e sul mondo, poiché credo che ci sia così tanto là fuori che dobbiamo ancora scoprire. Ho uno stile molto eclettico ed espansivo; qualsiasi cosa può ispirarmi e spingermi a creare scarpe allettanti e sbalorditive”.

Hai partecipato alla Milano Bianca e alla Premiere Classe a Parigi, quali esperienze sono state?

“Nel complesso sono state delle esperienze belle e importanti, perché ho ricevuto degli ottimi feedback”.

Sei pronta a lanciare la tua collezione primavera?

“Sì, lo sono! Sono entusiasta di queesta collezione, vibrante e rumorosa, quindi non vedo l'ora di poterla presentare!”

C'è qualche star (italiana e internazionale) che vorresti che indossassero le tue scarpe?

“Il mio sogno sarebbe quello di vederle indossate a una regina della musica come Beyoncé Knowles, una donna determinata e glamour al 100%, che ispira le donne di tutto il mondo. Poi penso a Blake Lively, così vera ed elegante, ma anche a un personaggio spontaneo e audace come Sita Abellan. Lei rockeggerebbe con un paio di Lana Volkov! Sul fronte italiano invece mi piace molto Barbara d'Urso, una donna forte e carismatica, in perfetto stile Lana Volkov!”

Sogni nel cassetto?

“L'unica cosa che desidero è continuare a disegnare scarpe. Direi che ho più obiettivi che sogni. Se me l'avessi chiesto dieci anni fa, ti avrei detto che il mio sogno era quello di trasferirmi in Italia e dare vita al mio brand e per fortuna questo è diventato realtà! Ora sono più realista, la mia priorità è fissare obiettivi a breve termine e continuare a far crescere la mia azienda. Sarebbe bello aprire un negozio e far crescere la mia presenza nella vendita online. Spero anche di condividere le mie creazioni e viaggiare per il mondo, facendo sentire le donne speciali e belle con un paio di scarpe di Lana Volkov”.





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