logo-coverstory

Dakota Johnson

Sempre con passione

di Tommaso Martinelli

Numero 232 - Luglio-Agosto 2022

albatros-dakota-johnson

Una carriera iniziata prestissimo e proseguita con ruoli di sempre maggior successo: il suo segreto? Amare il suo lavoro, i personaggi che interpreta e le emozioni che le suscitano, anche perché “ogni sentimento è il benvenuto”


A livello internazionale, con il ruolo di Anastasia Steele nel film "Cinquanta sfumature", la sua carriera è letteralmente esplosa. Figlia d'arte degli attori Don Johnson e Melanie Griffith e nipote dell'attrice Tippi Hedren, Dakota Johnson ha soltanto 9 anni quando appare nel suo primo film “Pazzi in Alabama” di Antonio Banderas. -taglio- Da allora Dakota non si è più fermata, recitando accanto a colleghi famosi e facendosi dirigere da registi importanti: da “The Social Network” di David Fincher a “La figlia oscura” di Maggie Gyllenhaal, passando per “Suspiria” di Luca Guadagnino. Una delle attrici più promettenti del cinema contemporaneo che vive un momento felice anche nella vita privata. Dal 2017, infatti, Dakota ha iniziato una relazione con il leader dei Coldplay, Chris Martin: la coppia tiene molto alla propria privacy e raramente viene paparazzata in giro. Dakota, come scegli i progetti cinematografici ai quali partecipi? “I film in cui mi piace recitare e guardare sono quelli che mi fanno provare qualcosa, indipendentemente dal genere e dalla storia. In qualsiasi direzione vengano veicolate le emozioni con una storia, a me va benissimo perché ogni sentimento è il benvenuto. A prescindere da tutto, è un dono immenso che mi piace ricevere e dare.” Com’è stato essere diretta da Maggie Gyllenhal in “The last daughter”, presentato in Concorso all’ultima Mostra del cinema di Venezia? “Sono totalmente innamorata del lavoro di Maggie. Con lei mi sono trovata allo stesso tempo terrorizzata e al sicuro. Quando l’ho incontrata e ci siamo parlate, infatti, era come se mi cogliesse tutto il tempo alla sprovvista, in un modo che mi faceva venir voglia di evolvermi, come persona e come attrice. E lo trovo così raro quando si crea un film.” In questo film hai interpretato Nina, una donna e madre enigmatica… “Durante le riprese, nei panni di Nina, a volte mi sentivo così a disagio perché era lei stessa a sentirsi così a disagio. Era un posto così scomodo stare nel suo cuore e nella sua mente. A volte è stato divertente essere così contorta; altre volte, invece, mi ha davvero ferita. Non mi sentivo a mio agio: ero coinvolta in un progetto con persone che amo tanto ma non ero orgogliosa di me stessa. Non mi sentivo una brava persona. Olivia Colman l’ha trovato molto divertente, io, invece, l’ho trovato davvero difficile.” Tu che donna sei? Come ti descriveresti? Ci sono così tante donne in me e altrettante tante donne nelle donne che conosco. Trovo sia una mentalità antiquata pensare che una donna sia solo una cosa: non credo sia mai stata la verità.

Al Lido sei stata anche nel 2018 con il remake di Suspiria di Luca Guadagnino… Suspiria ha rappresentato per me l’occasione di realizzare i miei sogni d’infanzia. Sono cresciuta con streghe, magia, danza e tante donne: elementi che ho ritrovato in questo film. È stato difficile prendere parte ad un film horror? “Non posso negare di essere una persona sensibile che assorbe tutto ciò che le accade intorno ma non sono stata psicoanalizzata e spero di non esserlo mai. A volte capita che quando interpreto personaggi cupi, qualcosa può restare dentro di te e quindi confidarti con una bella persona è un modo per andare avanti. La mia terapista, per esempio, lo è.” Ci sono stati anche dei momenti leggeri sul set? “È stata una delle esperienze più divertenti, esaltanti e gioiose a cui potessi partecipare. Potesse essere. È stato malizioso e al tempo stesso giocoso: ho solo provato un sacco di emozioni.

ads-publicità


Booking.com

Booking.com