logo-musica

Concept rock

di Teresa Pugliese

Numero 197 - Marzo 2019

Lo stile energico del nuovo album, conferma che i Blugrana hanno molto da dire in fatto di musica. Un disco che racconta una storia, che inevitabilmente coinvolge chi lo ascolta


albatros-concept-rock

Nasce da un’amicizia il percorso artistico dei Blugrana, quando Marcello e Biagio iniziano a comporre e suonare insieme, rispettivamente la chitarra e la batteria, nei Voorhees, la band punk-rock nella quale Marcello suonava già da tempo. I Blugrana scrivono poco dopo “Miele”, brano mai pubblicato, ma che è fondamentale nella storia della band. Così prende vita e forma il progetto Blugrana che vede nella sua formazione attuale: Marcello Mautone, Matteo Cavanna, Marco Marzaroli, e Biagio Siero. Il gruppo ha all'attivo una lunga esperienza sulla scena musicale alternative-rock emiliana ed italiana. “Salvami” è il terzo lavoro discografico in studio per la band: un concept album sulla vita di un uomo qualunque e sulle difficoltà che ogni giorno la vita pone davanti ad ognuno. Noi di Albatros abbiamo incontrato Marcello, voce dei Blugrana.

Il prossimo 22 marzo uscirà “Salvami”, terzo album che è da considerarsi un il disco più complesso ed articolato della vostra carriera...

“Sì, diciamo che questo è il nostro primo concept album, infatti, anche la scaletta è stata messa in modo tale che dalla prima alla decima canzone venisse raccontata una storia.”-taglio-

Nelle prime canzoni dell’album si sente la rabbia dell’incomprensione. Verso la fine, però, il messaggio di speranza c’è...

“Sì. Il concetto è che ogni persona, nella vita, si trova ad affrontare i propri ‘mostri’ e deve imparare a tenerli a bada. Quest’idea del mostro con il quale dobbiamo convivere è presente anche all’interno della copertina dell’album, che è stata fatta da un pittore napoletano, Antonio Cotecchia, il quale ha realizzato quest’opera mentre ascoltava la nostra musica. In questo disegno vi è tutto quello che siamo noi come gruppo, e in più questo famigerato mostro che è nascosto.”

Quindi cosa vi salva e ci salva dai nostri mostri?

“La condivisione. Non c’è altra via d’uscita, proprio come diceva anche Rino Gaetano. Spesso cerchiamo di salvarci da soli o ci chiudiamo in concetti che riguardano solo l’io. La verità, però, è che la vita di ognuno di noi è inevitabilmente legata a quella di altre persone e la musica è una di quelle cose che permette la condivisione.”

A proposito di condivisione, vi è mai capitato di avere delle divergenze come band? Se sì, come le avete superate?

“Sì, ci siamo anche picchiati! – ride ndr. Succede di avere delle divergenze, perché quando si è parte di una band bisogna mettere d’accordo tante teste. -taglio2-Nel nostro gruppo ognuno ascolta un genere diverso e viene da un mondo musicale differente, quindi per forza di cose ognuno vuole mettere nella nostra musica il proprio vissuto. Per questo motivo, spesso si creano degli ostacoli, ma col tempo si impara a superarli, a fare un passo indietro per il bene del progetto.”

Come si evolverà la vostra musica?

“Non so dirlo, perché la musica è una cosa che non ha né un inizio né una fine. Io ascolto generi diversi, quindi in futuro può succedere qualsiasi cosa, sicuramente la mia speranza è fare musica magari davanti ad un grande pubblico, tipo esibirsi al Mediolanum forum!”

A proposito delle esibizioni, ne avete qualcuna in programma?

“Sì, la presentazione del disco ci sarà il prossimo 5 aprile a Piacenza, da lì cominceremo a fare delle date che aspettano di essere ufficializzate, si tratterà di un mini-tour nelle maggiori città italiane.”

C’è un live che portate nel cuore?

“Beh, ce ne sono davvero tanti, anche perché questo è il sedicesimo anno di attività musicale. Sicuramente l’apertura ai Subsonica, abbiamo suonato davanti a migliaia di persone ed è stato incredibile. Poi anche la presentazione del nostro primo album in un locale di Piacenza, c’erano tantissime persone ed è stato bello vedere l’interesse del pubblico per la nostra musica.”





Booking.com

Booking.com