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Charlize Theron

Tra luci ed ombre

di Tommaso Martinelli

Numero 242 - Luglio-Agosto 2023

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È una delle attrici più trasversali di Hollywood e con le sue interpretazioni non smette di stupire tutti i suoi fan. Reduce dal successo di “Fast X”, siamo finalmente riusciti a “raggiungerla”…


È senza dubbio una delle più grandi attrici dei nostri tempi. Lodata e ammirata per ogni sua potente e ispirata interpretazione, ogni volta che appare sul grande schermo Charlize Theron, grazie a un mix di talento e fascino, amplifica la portata dei personaggi a cui presta il suo volto: donne molto diverse tra di loro ma ugualmente destinate a lasciare il segno. Non a caso, nel corso della sua carriera l’ex modella di origini sudafricane ha collezionato anche importanti e numerosi riconoscimenti, come il Premio Oscar come “Miglior attrice protagonista” per la sua interpretazione in “Monster”. Un’attrice versatile che spesso ha dimostrato la sua capacità di essere l’equivalente femminile degli attori d’azione, come in “Fast X”, decimo capitolo della saga Fast & Furious, sbarcato lo scorso maggio al cinema. Charlize, in “Fast X” torni ad interpretare la spietata Cypher, nemica giurata della famiglia Toretto… “In questo film Cypher avrà una sua evoluzione ed è stato molto stimolante esplorarla come mai avevo potuto fare prima. Ho lavorato a questo decimo capitolo mentre giravo un altro film quasi in contemporanea, ma le basi c’erano. Poi mi hanno chiesto se riuscissi a combattere. Ricordo di essere entrata nella palestra e di aver visto Michelle (Michelle Rodriguez, nel cast del film, ndr) completamente sudata e mi sono preoccupata. Non ci siamo mai risparmiate, abbiamo dato tutte noi stesse. Michelle è una delle stronze più incredibilmente cazzute con cui abbia mai avuto a che fare. E io vengo dal Sudafrica, noi le stronze cazzute le fabbrichiamo in serie (ride, ndr).” Una donna che non le manda di certo a dire è la tua Furiosa in “Mad Max - Fury Road”… “Ho capito subito il potenziale di quel film, un lungometraggio femminista. Il regista George Miller mi aveva promesso che Furiosa sarebbe stata una donna a tutti gli effetti e non una donna che cercava di imitare gli uomini. E' stata una grande opportunità.” Nel corso della tua lunga carriera hai interpretato spesso personaggi “imperfetti”: qual è il motivo? “È vero sono ruoli con tante luci ed ombre. Credo ci sia un motivo però: gli esseri umani sono proprio cosi. In ogni film, d’altronde, c’è qualcosa di reale che commuove e dà i brividi: c'è un momento in cui ti riconosci in un personaggio, che sia un battito di ciglia o un movimento.” Recitare il ruolo del villain è il sogno di ogni attrice: prestare il tuo volto alla perfida Regina Ravenna ne “Biancaneve e il Cacciatore” e poi nel sequel “Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio”, cosa ti ha permesso di esplorare? “Devo essere sincera: c’è un grande senso di liberà nell’interpretare questi ruoli, e tutto dipende dal fatto che in questo modo un’attrice può ampliare propri orizzonti. Non si tratta soltanto di incarnare l’essenza del male, ma di un intero mondo, e non credo che si presenterà nuovamente una possibilità di questo tipo, è stato molto eccitante.” Come mai, secondo te, i principi azzurri stanno scomparendo nelle favole moderne? “Io sono una femminista che ama gli uomini e quindi questo non significa odiarli, vorrei soltanto un po’ più di equità. Quando si parla di diritti che mancano alle donne sono più concentrata su mio figlio che su mia figlia. Perché per migliorare la condizione delle donne è agli uomini che bisogna parlare, crescerli come gentiluomini.” In “Bombshell” interpreti una donna che apre il vaso di Pandora per ribellarsi contro un sistema di potere maschilista… “La giornalista Megyn Kelly ha svolto un ruolo importante in quello che è diventato un momento cruciale della nostra epoca. Il messaggio di fondo del film è che dovremmo essere tutti liberi di avere delle ambizioni, di dedicarci alle cose in cui crediamo e di fare il nostro lavoro in un ambiente sicuro. Nessuno dovrebbe essere messo nella posizione di sentire che i propri obiettivi possono sfumare se si dice la verità su qualcuno che ha potere. Questo non dovrebbe mai accadere.” Cosa ti spinge a scegliere un progetto? “La più grande lezione che ho imparato nella mia carriera è che si può avere il più valido dei materiali, ma se non si ha il giusto regista che ispira e aiuta, tutto il resto non conta. È importante avere la giusta chimica con un regista.” Hai prodotto spesso dei film: come ti senti in quelle vesti? “Sì è vero, ho lavorato spesso nei panni di produttrice e attrice in uno stesso film. Mi piace, è sempre un modo per incanalare la creatività. Alla fine l’obiettivo è sempre quello: fare un bel film.”

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