logo-Cultura

Cavalleria Vesuviana

di Maresa Galli

Numero 233 - Settembre 2022

La messa in scena diretta dal M° Carlo Morelli alle Officine San Carlo, laboratorio culturale e fabbrica di sperimentazione, creatività e talento


albatros-cavalleria-vesuviana

La nuova struttura del Teatro di San Carlo nasce dalla riconversione degli stabilimenti ex Cirio di Vigliena nella zona industriale di Napoli Est (stradone Vigliena, Circoscrizione di San Giovanni a Teduccio). La riconversione degli stabilimenti nei nuovi Laboratori Artistici rientra nel restauro del San Carlo avviato nel 2008,-taglio-con il dislocamento dall’edificio storico delle sale per il montaggio delle scene, della falegnameria e dei magazzini. Oggi è una struttura ideale, con laboratori e officine di ampie dimensioni per la costruzione, il montaggio e la conservazione degli allestimenti degli spettacoli. Il Lirico mira alla realizzazione di un polo della creatività, formativo e produttivo, collegato alle realtà presenti sul territorio dove incidono le attività educational, con una partecipazione attiva della cittadinanza alle varie attività formative-ricreative. A Vigliena sono custoditi anche fondi del patrimonio archivistico (archivio storico musicale, archivio allestimenti, archivio amministrativo, etc.), spesso aperti al pubblico in occasione delle Giornate del FAI. Linguaggi multidisciplinari, diverse arti e stili si sviluppano in questo luogo partecipato che offre laboratori di musica e spettacolo, fotografia, teatro, scrittura creativa e storytelling dell’immagine, workshop di architettura e di design urbano, produzione audiovisiva, progettazione grafica, seminari di arti performative, spazio pubblico e diritto d’autore, percorsi espositivi e incontri sulla fotografia di scena, visite aperte ai laboratori di falegnameria e scenografica dell’opificio, dibattiti sui temi dell’innovazione culturale e sociale, showcase e happening, attività espositive e ancora altro. L’idea che ha ispirato questa Fabbrica urbana della creatività è l’inclusione sociale, coinvolgendo giovani ai quali troppo spesso mancano le possibilità per formarsi ed emergere. Lo scorso mese di luglio il pubblico ha assistito ad un grande spettacolo musicale, “Cavalleria Vesuviana”, liberamente ispirato a “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, per la regia di Michele Sorrentino Mangini e le musiche del Maestro Carlo Morelli. Lo spettacolo ha coinvolto tutti i ragazzi che hanno preso parte alle Officine e in particolare al Laboratorio di musica e spettacolo diretto da Carlo Morelli, Laboratorio di scrittura creativa diretto da Giovanni Chianelli, -taglio2- Laboratorio di Scenografia diretto da Anna Nasone. Le musiche sono state eseguite dall’orchestra del liceo musicale “Margherita di Savoia” e dall’ensemble jazz del liceo musicale “Galileo Galilei” di Mondragone diretti da Carlo Morelli. “A dare vita alle emozioni – afferma il regista – ci sono gli attori, ragazzi che hanno frequentato questi corsi e queste mura per tante settimane, ridendo, litigando, imparando, (si spera!), e che alla fine di questo percorso hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco”. La nuova opera si svolge a San Giovanni a Teduccio; i personaggi conservano in parte il carattere descritto nella novella di Giovanni Verga ma vivono il tempo attuale. “Abbiamo voluto conservare i nomi di Santa e Lola – spiega il Maestro Morelli – in ossequio al grande capolavoro e trasformare Turiddu in Sasà ed Alfio in Alfredo detto Al Calone. Nella sceneggiatura compaiono altri personaggi come Raffaele e Carmine, che hanno il ruolo di colorare in maniera buffa e simpatica i dialoghi con gli altri personaggi. Morella è la madre di Lola che, come avviene in alcune famiglie, si preoccupa esclusivamente di consegnare la figlia nelle mani di un possidente a dispetto dell’amore, che diventa parva cosa di fronte ad una conclamata solidità economica. Come per la scrittura creativa, ho trasformato il tema dell’Intermezzo in una ballad jazz di chiara matrice “jarrettiana”, eseguita da un ottetto, affidando al famoso soggetto la celebrazione dell’amore tra Lola e Sasà” – conclude Morelli. L’ensemble costituito dalle orchestre dei licei musicali che hanno svolto il percorso PCTO (alternanza scuola-lavoro) in teatro, esegue il Preludio e l’Intermezzo. Jazz, voci soliste per “Era de maggio” e altre perle, un rap per Salvatore, uno dei giovani allievi, una tarantella corale vivianea, Preludio con cambi di tempo e di ritmo vorticosi – i musicisti tutti bravi. Gran finale con “Napule è” di Pino Daniele, splendido brano per richiamare a gran voce “la palingenesi della città”. Tanti ringraziamenti ai maestri, ai giovani artisti, ad Emmanuela Spedaliere, direttore generale del Teatro di San Carlo che tanto amore dedica alla formazione e al futuro dei giovani.





Booking.com

Booking.com