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Beppe Coventini

di Tommaso Martinelli

Numero 212 - Luglio-agosto 2020

Il giornalista RAI sta inanellando un successo dopo l’altro, con gli spettatori sempre più affezionati al suo modo di fare informazione ed intrattenimento, frutto di professionalità e grande amore per questo mestiere


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Nel giro di un anno, Beppe Convertini ha messo a segno due grandi successi su Raiuno: prima “La vita in diretta estate” e poi “Linea verde”. Attualmente, con Anna Falchi, sempre sulla rete ammiraglia della TV di Stato, sta presentando "C'è tempo per...", programma dedicato alla terza età, e per l'occasione, il carismatico conduttore e attore di origini pugliesi si racconta in esclusiva.-taglio- "C'è tempo per..." è il titolo della tua nuova trasmissione che sta andando in onda su Rai1. Con quale spirito la stai affrontando? “Lo spirito è quello di far divertire, svagare e anche emozionare il pubblico che è a casa, raccontando le storie delle nostre nonne e dei nostri nonni che sono per me un patrimonio dell’umanità. Sicuramente rappresentano l’amore puro nei confronti dei figli e dei nipoti, un bagaglio di valori, di cultura e di esperienze ed anche una base solida economica per tantissime famiglie già prima del lockdown durante e dopo. Ricordiamo di amare, rispettare e onorare i nonni. Io li ho persi da bambino e so quanto sia importante il loro amore, e quindi vorrei celebrare tutti i nonni d’Italia perché abbiamo superato una fase di lockdown dove un’intera generazione è venuta a mancare nelle RSA come negli ospedali. La speranza che tutto ciò non accada mai più.” Qual è il tuo rapporto con la terza età? “Un rapporto unico e straordinario. Ho tanti amici: Franco, inventore di 85 anni di Milano, Fufi, 79enne gemmologa e gattara, Gino, 75 enne di Martina Franca, ex vigile. Con loro trascorro dei bei momenti, durante i quali mi raccontano aneddoti di vita e tante curiosità.” Con Anna Falchi come ti stai trovando? “Davvero bene, Anna è solare, divertente e coinvolgente!” Un bilancio di "Linea verde", andata con successo in questi ultimi mesi sempre su Rai1? “Un bilancio straordinario sia umano che professionale. Ho lavorato con una squadra straordinaria, con due compagni di viaggio, Ingrid Muccitellli e Peppone, davvero unici, alla scoperta del paese più bello al mondo: la nostra Italia. Ho potuto ammirare tanti borghi incantevoli, tradizioni, eccellenze enogastronomiche, storie di grandi donne e uomini in agricoltura, nell’allevamento e nell’artigianato che hanno reso il nostro Made in Italy apprezzato in tutto il mondo. Il cuore pulsante dell’economia italiana! Specialmente in questo periodo dobbiamo tutti continuare a scegliere i prodotti Italiani che sono i migliori e gustosi al mondo e andare in vacanza in Italia, così aiuteremo il settore agroalimentare, il manifatturiero e il turistico.” Quali sono i traguardi, finora raggiunti, di cui vai più fiero? “Sono davvero fiero di aver lavorato in quest’ultimo anno come conduttore di due programmi che mi hanno molto emozionato e maturato come uomo e professionalmente: ‘La vita in diretta estate’ e ‘Linea verde’ sono stati due step davvero fondamentali nella mia vita. Sono contento di tutto quello che ho fatto nel mio piccolo nel cinema, nella fiction, a teatro e come conduttore in radio, nelle piazze e in tv.”-taglio2- Il complimento che non potrai mai dimenticare? “Sicuramente l’apprezzamento di un grande maestro della TV italiana, del conduttore che mi ha ispirato per il suo talento, la sua cultura ma anche per il suo straordinario modo di condurre e per avere inventato dei programmi che sono entrati nella storia della TV e cioè Maurizio Costanzo. I suoi apprezzamenti mi rendono davvero felice e orgoglioso del mio operato e lo ringrazio tantissimo.” Nei momenti più complicati della tua vita, chi o cosa ti ha dato la forza per andare avanti? “Mia madre è stata da sempre il pilastro della mia vita e poi mio padre che sicuramente è il mio angelo custode che mi veglia dall’alto ed è intervenuto sicuramente in molti miei momenti difficili, ho sentito la sua presenza e per me è stato determinante.” Se non avessi lavorato nel mondo dello spettacolo, quale strada alternativa avresti pensato di intraprendere? “Da piccolo mi divertivo a guardare i film mi sarebbe piaciuto fare l’attore, ma guardando la tv ammiravo Corrado, Costanzo, Mike… poi mi piacevano Baudo, Gerry Scotti e Carlo Conti, quindi diciamo che ho fatto quello che mi è sempre piaciuto fare! Dovendo non scegliere il mondo dello spettacolo, forse direi l’insegnante o magari lo psicologo, perché trovo affascinante sondare la mente umana e quindi conoscere di più il lato più nascosto delle persone, che magari è il più affascinante.” Della società di oggi cosa ti fa più paura? “Dopo un periodo così drammatico, continua a farmi paura la possibilità che possano ripetersi dei momenti terribili, come le camionette militari che portano via le bare di tante persone morte da sole e senza nemmeno un degno funerale. Ho davvero avuto paura anche per mia madre, perché avendo 82 anni e stando così distante da me ero in pensiero ogni giorno, e ogni volta che riuscivo a sentirla al telefono o a vederla con una videochiamata quando le mie sorelle e i miei nipoti andavano a trovarla era davvero liberatorio. Spero che tutto questo sia solo un passato triste da lasciarci alle spalle, capace di far capire a tutti noi quali siano i valori veri della vita! Ho pregato molto e credo che affidarsi a Dio sia stato fondamentale.” Come guardi al futuro? “Guardo al futuro con lo stesso entusiasmo e con gli occhi di quel bambino nato 48 anni fa a Martina Franca... ogni età ha un suo fascino quindi credo che bisogna cogliere sempre il lato positivo della vita anche nei momenti più difficili e sorridere alla vita perché essa ci sorrida.”





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