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Articolo 31

di Adriano Fiore

Numero 239 - Aprile 2023

Con “Un bel viaggio” lo storico gruppo rap italiano ha portato sul palco dell’Ariston una sorta di testamento artistico che segna il capitolo finale della tanto attesa reunion.


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C’è poco da fare, la storia la vivi o la fai, e loro certamente sono stati molto più protagonisti che spettatori: gli Articolo 31 magari potranno dire ben poco alla GenZ (e molti potrebbero rispondere con un bel sticazzi), ma sono stati e paradossalmente riescono ancora ad essere uno dei gruppi rap più amati dai cultori del genere, mettendo da parte le derive trap degli ultimi anni e sapendo sempre furbamente fare l’occhiolino alla sfera pop mainstream. -taglio- J-Ax e DJ Jad fanno parte di quella storia della musica italiana che dai club arriva alla ribalta nazionale, mescolando nel pieno degli anni ’90 le sonorità hip-hop Made in USA con dei testi popolari e di inevitabile presa sui giovani dell’epoca (e non solo) dati i temi trattati, le frasi irriverenti, la volontà di allontanarsi dal finto perbenismo di fine anni ’80 e di gridare – talvolta letteralmente – fuori dal coro. E così si è fatta la storia: la maggior parte degli over 35 canta i brani di quasi tutto “Così com'è” del 1996 che, terzo in ordine cronologico della loro discografia, ne consacrò il successo anche di classifica, iniziando a far storcere il naso ai puristi ma candidandosi ad entrare a far parte dell’Olimpo dei gruppi più amati dai Millenials, non foss’altro per quella lora capacità di resistere al tempo e di fregarsene di tante parole e di chi più volte li ha voluti morti (artisticamente parlando). Certo, al dimenticatoio ci sono andati vicino, considerando una “pausa di riflessione/scazzo” durata più di 10 anni e l’enorme cambiamento di gusti e sonorità sviluppatosi proprio in questo decennio, capace di passare da Ligabue e Biagio Antonacci a Fedez e Rosa Chemical con una fluidità (…) che davvero in pochi avrebbero potuto prevedere. Abbiamo parlato con loro di questo e di tanto altro in una delle poche pause della fittissima settimana sanremese, dove hanno solidificato forse definitivamente quella reunion che va avanti un po’ a tentoni almeno dal 2018, con la netta impressione che questa volta non si tornerà più indietro… Gli Articolo 31, in una scena musicale in cui oramai il rap, nelle sue varie forme, sta dominando il mercato, sono venerati come dei “maestri intoccabili” e spesso citati o comunque sempre rispettati da tutto l’ambiente. Qual è, tuttavia, il vostro giudizio sui tanti giovani che emergono in questo genere? Ax: “Beh, il rap di oggi è un fenomeno così ampio che è impossibile generalizzare. Siamo felici del riconoscimento che ci viene ogni volta dimostrato da tutti i ragazzi che incontriamo, ma è difficile un commento in generale. Ci sono alcuni che non hanno imparato niente ed altri tutto con una velocità incredibile, diciamo che è un mondo davvero variegato.” Jad: “Sì, credo piuttosto che il rap andrà sempre di più insinuandosi negli altri generi, contaminandoli come avviene negli USA già da vent'anni. Si farà quindi tutto il percorso e poi magari si tornerà agli inizi, e la ruota continuerà a girare.” Sono anni che la vostra reunion fa appassionare e sperare tutti i vostri fan che non ci siano passi indietro, possiamo farli stare tranquilli? Ax: “Assolutamente sì, questo rischio non c’è e penso davvero che ci saranno sempre più progetti interessanti… Ma rispondi tu che altrimenti poi litighiamo! (dice a Jad ridendo, ndr)… Ecco, vedi la maturità?” Jad: “Come si vede da questi momenti ci siamo ravvicinati grazie proprio ad un'amicizia molto forte, che ci ha fatto capire quanto in realtà umanamente non c'eravamo mai realmente allontanati. Dalla scorsa primavera quindi abbiamo iniziato di nuovo a scrivere insieme e ne è venuto fuori il pezzo di Sanremo, che ci ha messo a nudo per quello che è stato e quello che sarà.” Pezzo di Sanremo un po’ nostalgico sebbene continuate a sembrare due ragazzacci, non tanto Ax ma DJ Jad ha ballato sul palco dell’Ariston come un ventenne… Ax: “Sì, su questo non guardare me che credo di essere l'uomo più scordiamo della terra, almeno dalla bocca in giù, Jad invece è proprio un'artista...” Jad: “Artista adesso, diciamo che me la cavo… Considera che ho iniziato a fare break dance nel ‘79, quando esplose il fenomeno negli USA in parallelo al rap. Erano due cose indissolubili e quindi mi ha subito affascinato…” E pochi anni dopo siete appunto stati i primi a portare entrambi i fenomeni nel nostro paese. Dei veri e propri pionieri. Jad: “Su questo ti dico di sì senza falsa modestia:-taglio2- il nostro scopo era portare il rap in Italia e alla fine insieme ce l'abbiamo fatta. Oggi è finalmente quello più ascoltato e posso dire che è un successo che sentiamo molto nostro.” Ax: “Che poi Il rap in italiano, dato che la lingua è molto diversa dall’inglese sia per la grammatica sia per le sonorità, lo abbiamo dovuto inventare di sana pianta. Rispetto agli States dove, metricamente, agli artisti veniva quasi "naturale" esprimersi in quel modo, eravamo proprio totalmente al buio. Non è stato facile, senza dei riferimenti, senza dei veri e propri "maestri", si andava un po' allo sbaraglio, provando a trovare una strada che fosse convincente, prima di tutto per noi. Ci sono voluti degli anni ma poi il risultato è quello che siamo oggi.” Ecco, parliamo appunto di questo viaggio che avete voluto celebrare con il pezzo sanremese. Di certo sarà stato non privo di insidie e cadute. Cosa ricordate e magari, tornando ai rapper dei nostri giorni, cosa gli consigliereste? Ax: “Il nostro è stato un viaggio, da adolescenti, per nulla facile. Sia per i problemi che dicevamo prima sia proprio per un’epoca che era completamente diversa da quella attuale… Dare oggi un consiglio poi, in realtà, credo sia inutile perché, se ad esempio penso a me, dei consigli di un cinquantenne non avrei saputo cosa farmene, quindi mi metto nei loro i panni ed evito di fare il vecchio che rompe le scatole! Ognuno deve crescere facendo i propri sbagli e assumendosi la consapevolezza delle proprie azioni.” Guardando invece al futuro? Come lo vedete? Jad: “Per noi bene, in generale non saprei proprio… Spesso credono che siamo delle specie di ‘santoni’ che fanno profezie, ed accade soprattutto quando tirano in ballo ‘2030’, pezzo che scrivemmo per l’album ‘Così com’è’ e che ha avuto insieme ad altri molto successo. Quando c'è stato il Covid, ad esempio, molti hanno ripreso una strofa del brano in cui dicevamo che nel 2030 si sarebbe usciti con la maschera antigas, pensando che noi sapessimo qualcosa in più degli altri! In generale abbiamo sempre cercato di guardarci intorno e di essere dissacranti, la nostra era ovviamente una presa in giro, un'esagerazione di quello che c'era nel 1996 che paradossalmente sta diventando un qualcosa di vicino alla realtà, il che è tutto dire…” Oggi però tendente a parlare più di voi che di argomenti legati a politica e cronaca… Ax: “Sai perché? Con la maturità che acquisisci crescendo ti viene poi da pensare: ‘Ma a chi dovrebbe fregare quello che pensiamo noi’, su argomenti ad esempio legati alla politica. Devo dire che oggi siamo volutamente chiusi nella nostra bolla. Anche perché crediamo che ci siano tante persone ben più accreditate di noi per poter parlare di guerra, di pace etc. e la cosa che succede è che se invece ci esponiamo diventa tutto un titolo inutile. Ed è l'ultima cosa che vogliamo.” Quanta maturità! Sarà anche il risultato di aver messo su famiglia? Ax: “Probabilmente sì. Quando è nato mio figlio ho pensato che molte cose del passato non le rifarei, ma poi alla fine anche gli errori sono parte di noi, del nostro viaggio, e quindi anche il momento attuale è frutto di quegli errori. E dei litigi. Litigare è sempre un grande confronto…” I litigi però mi pare che avevate detto che li avreste messi da parte… Ax: “Beh, siamo in una fase embrionale, forse è ancora troppo presto per escluderli del tutto… (ride, ndr) Ci aggiorniamo più avanti!” Jad: “Certamente ci sentiamo addosso la stessa energia degli inizi, ma con molte meno canne però! Quindi è probabile che le cose andranno diversamente…”





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