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Annalisa Scarrone

Tsunami

di Di Tommaso Martinelli

Numero 215 - Novembre 2020

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Si racconta così com’è la bella e brava cantautrice, profonda e fragile al tempo stesso, facendosi trasportare dall’esigenza di rivelare col suo nuovo album “Nuda”, il suo vero modo di affrontare la vita


"Penso che sia molto più difficile spogliarsi dei filtri, delle costruzioni, delle pose, piuttosto che dei vestiti. Penso che sia importante osservarsi, farsi domande. Penso che mi piace la verità nelle canzoni, nelle storie e anche sui social, soprattutto quando mette in luce i difetti. Non ho risparmiato nulla. Dalla leggerezza alla riflessione più profonda,-taglio- dalla forza, all’assoluta fragilità. E la fragilità è molto più interessante. Con questo album ho deciso di mostrare la mia”. Con queste parole, Annalisa Scarrone, in arte semplicemente Annalisa, ha presentato il suo ultimo album, intitolato “Nuda”, e uscito lo scorso 18 settembre. All’interno il racconto di sé stessa senza risparmiarsi, senza orpelli, senza filtri: dentro c’è tutto la forza e la fragilità, la profondità e la leggerezza. Quest’album è anche un viaggio sensibile - nato prima del lockdown, e dal lockdown potenziato - nella necessità di interrogarsi, di guardarsi da fuori, e poi di scendere a fondo. All’interno del disco, alcuni ospiti, amici stimati, che hanno incontrato nel corso della sua carriera: da Rkomi a J-Ax, per passare ad Achille Lauro e a Chadia Rodriguez. Tutte le canzoni sono state scritte da Annalisa con la collaborazione di alcuni tra gli autori più importanti in questo momento e la produzione è stata divisa tra Michele Canova, Dardust e d.whale (Davide Simonetta). Ne ha fatta di strada, Annalisa, che appena dieci anni fa partecipò al talent-show “Amici di Maria De Filippi”, divenendo subito dopo e in breve tempo, una delle artiste, in assoluto, più amate dagli italiani. "Nuda" è il tuo settimo album. Un titolo provocatorio che ha spiazzato molti... “In effetti è provocatorio, ma io per ‘nuda’ intendo lo spogliarsi da tutti i filtri puntando esclusivamente sulla propria autenticità. Credo che, nei confronti del pubblico, sia fondamentale riuscire a mostrarsi per come si è realmente.” Insomma, dopo dieci anni di carriera, finalmente, hai trovato il coraggio di metterti a nudo... “Mettendosi a nudo per accettare le proprie imperfezioni e mostrare le proprie fragilità. Come sappiamo, la vita è fatta anche di momenti difficili e anche in quei momenti, riuscire a mostrarsi senza inutili costruzioni ci aiuta ad avvicinarci l'un l'altro. È così bello mostrarsi per quello che si è realmente: umani. Oggi mi sono resa conto che prima mi mettevo dei freni da sola, mentre oggi credo di aver trovato finalmente il modo più giusto, perché autentico e trasparente, di mostrarmi a tutti.” Oggi, solo su Instagram, ti seguono circa un milione e mezzo di follower che ti apprezzano oltre per la tua musica anche per l'immagine sempre più glamour e sexy. Cosa provi quando rivedi quella ragazzina un po' goffa che si presentò con tante speranze ad Amici? “Lo confesso: provo una profonda tenerezza. Quando mi riguardo quei vecchi video, puntualmente mi strappano un sorriso. Ovviamente mi rendo conto del cambiamento che c'è stato, dettato da una naturale evoluzione e frutto del mio essermi messa a nudo.”

“Tsunami”, dopo “Vento sulla luna” e “House Party”, è il terzo singolo estratto da “Nuda”... “Questa canzone - intensa e importante - nasce da una pagina di diario, che poi ho adattato a canzone, in studio. Sono frasi che mi ero appuntata una notte in cui non riuscivo a dormire proprio perché continuavano a ronzarmi dentro. Le voci sono intorno e nella testa. A volte ti pervadono. E scrivere è sempre stato in me un tentativo di dargli pace e mettere ordine scavando per chiedersi cosa sono davvero per ognuno di noi la vita, l'amore, la libertà. Senza dar ascolto ad altri.” Achille Lauro, Chadia Rodriguez, J-Ax e Rkomi sono i colleghi che hai scelto per i quattro duetti contenuti nell'album. Come li hai scelti? “Prima di tutto perché nei loro confronti nutro una grande stima. Ma allo stesso tempo, perché li considero giusti, così come lo sono i brani in cui duettiamo.” Dì la verità: c'è un brano a cui sei maggiormente legata? “No, non ce n'è uno in particolare. Al contrario, è come se ognuno di loro rappresentasse il tassello di uhm puzzle. Mi risulta complicato, oggi, riuscire a pensare a ‘Nuda’ senza uno dei suoi tredici pezzi.” Un auspicio legato al futuro? “Spero che in tanti capiscano quanto sia importante riuscire a mettersi a nudo e a non aver più paura di far conoscere le proprie fragilità...”

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