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Angelina jolie

Il lato positivo

di Tommaso Martinelli

Numero 210 - Maggio 2020

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La sempre bellissima attrice hollywoodiana ci parla di donne forti, di cinema, ambiente e di come non pensava di “poter essere la madre di qualcuno”...


È una delle attrici più carismatiche della scena mondiale. Angelina Jolie, grazie al suo irresistibile fascino e al suo innato talento, continua a mietere consensi. Un periodo d’oro per lei che, dopo la fine della sua storia d’amore con il collega Brad Pitt, è riuscita a ricostruire una carriera che è tornata a splendere grazie al successo di “Maleficent - Signora del male”,-taglio- che è venuta a presentare di recente a Roma. Ora aspettiamo di vederla nel fantasy “Come Away”, per la regia di Brenda Chapman, ma il fil rouge che lega i due film è quello di interpretare sempre donne forti ed in grado di affrontare la realtà a pugni chiusi, grazie ad una grande determinazione e forza di volontà. Chissà quanto della Angelina moglie, madre e grande professionista si “cela” dietro questi due personaggi, che sebbene di fantasia riescono talvolta a raccontare tante e profonde verità. Ti abbiamo vista recentemente in “Maleficent”, nuovo episodio sempre firmato Disney in cui interpreti questa singolare “Signora del Male”. Che cosa ti ha colpito in particolare di questo personaggio tanto da decidere di realizzarne il sequel? Ed è proprio così cattiva come sembra? “Malefica è un personaggio complesso, controverso, ed è stato molto divertente e liberatorio portarlo sullo schermo, tanto che appunto ho accettato subito di realizzarne un nuovo film. I messaggi che questa pellicola racchiude sono tanti e sicuramente non scontati. Chiunque si sia sentito diverso o non sia stato accettato per qualche motivo si riconosce in Malefica a cui viene detto che non vale niente perché è diversa. Queste sono le cose che anche nella vita di tutti i giorni mi fanno arrabbiare... spesso infatti non si apprezza la bellezza della diversità, di chi non è come noi o come tutti quelli che affollano il nostro mondo. Non si comprende quanto si possa imparare l’uno dall'altro, soprattutto perché differenti e portatori magari di altre idee e punti di vista.” Qual è il fascino che, secondo te, i personaggi di Walt Disney continuano a esercitare sul pubblico di tutte le età? Come si fa, dopo tanti anni e decine di successi, a stupire ancora? “E’ possibile solo grazie al duro lavoro. Tutti i film targati Disney hanno un fascino sempre forte, ma che nel tempo si è strutturato ed ha preso ulteriore vigore realizzando produzioni non banali o scontate e che anzi talvolta possono addirittura sorprendere chi ha ancora un’immagine ‘classica’ dei film Disney e dei suoi personaggi. Credo che si siano state fatte spesso delle scelte coraggiose e Maleficent ne è un esempio, prendendo un cattivo e facendolo osservare al pubblico da un altro punto di vista. I genitori che portano i loro figli al cinema sanno che un film Disney è sicuramente portatore di messaggi positivi, oltre che capace di far rifelttere sempre in maniera intelligente.” Le vere protagoniste del film sono tre donne: sta cambiando qualcosa nell’industria cinematografica? “Non credo, sei anni fa eravamo sempre io e Elle Fenning (Aurora in ‘Maleficent’, ndr) le protagoniste. Quello che ci interessava evidenziare è la forza delle donne che in questo film caratterizza tutte e tre le protagoniste, che lottano e combattono anche se in modo diverso. Durante lo sviluppo del film ci siamo chiesti se Aurora dovesse cambiare e diventare più dura. Poi abbiamo capito che la sua forza risiede nella sua dolcezza ed è tempo che le donne dolci siano riconosciute come forti.” Una delle caratteristiche è di Maleficent è il suo modo di vivere la maternità, cosa che fa, diciamo, in maniera “differente”. Anche tu, nella vita reale, sei mamma, cosa ne pensi di questo approccio monlo “singolare”? “Malefica diventa madre in un modo abbastanza inusuale e curioso, forse pensava che non lo sarebbe mai diventata. Si pone tante domande ma, alla fine, essere madre le salva la vita e le dà equilibrio… perché un po' squilibrata Maleficent lo è! (ride, ndr). Anche io da giovane pensavo di non essere così brava da poter diventare la madre di qualcuno. Oggi mi reputo davvero fortunata ad avere tanti figli anche perché ho imparato tanto da ciascuno di loro.” Quanto è importante per i giovani di oggi l’invito all’inclusione e al rispetto della diversità che attraversa questo film? “E’ estremamente importante. La prossima generazione sarà ancora più connessa di quanto lo siamo stati noi: purtroppo viviamo in un’epoca in cui assistiamo ad una rinascita dell'odio e delle divisioni cavalcata da chi fa politica ma sono certa che non vinceranno mai perché il mondo è pieno di culture e popoli diversi che, quando si uniscono, sono più forti di qualsiasi altra cosa.” L’altro messaggio molto forte del film è quello ambientalista: come ti poni in questo senso? “E’ un tema che secondo me va di pari passo con quello dell’inclusione e della diversità. Spesso la gente è incurante della Terra e dell’ambiente e non ha rispetto per le popolazioni indigene di quel territorio. Le da per scontate senza accorgersi che non è affatto così. Non voglio dire che l'industria sia un male, ma l’avidità e l’egoismo dell’uomo possono spingersi troppo avanti e fare grossi danni. La crescita deve essere responsabile.”

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