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Alessandro Siani

Attenti alle “Fake News”

di Maresa Galli

Numero 262 - Luglio-Agosto - 2025

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Il celebre attore sarà in scena da Natale col suo nuovo ed imperdibile spettacolo. Una comicità che lascia il segno, raccontando di noi e del mondo che ci circonda


Dopo il successo dell’ultimo spettacolo “Fiesta” al Teatro Diana di Napoli, celebrazione di 22 anni dello show cult degli anni 2000, con i tormentoni, le battute ormai conosciute e amate dal pubblico, Alessandro Siani torna con il suo nuovo spettacolo nella stagione 2025-2026 del Teatro Diana: “Fake News”. -taglio- Il celebre attore, regista, scrittore, sceneggiatore e produttore, con il suo nome d’arte ha voluto rendere omaggio al giovane cronista del Mattino, Giancarlo Siani. Il 23 settembre 2025 cade il quarantennale della morte di Giancarlo Siani e Peppe Celentano, in collaborazione con Gianpiero Mirra, ha scritto un nuovo testo teatrale che il Teatro Diana produce e presenta per le scuole nella stagione teatrale 2025/2026. Il lavoro parla soprattutto dell’uomo Giancarlo. “Ora so che Giancarlo continuerà ad esistere e a essere ricordato – ha affermato il fratello, Paolo Siani - non solo per le manifestazioni che ogni anno molte associazioni organizzano per combattere le mafie, ma continuerà a vivere anche attraverso uno spettacolo o un film di Alessandro che ha voluto portare il suo cognome...”. E così Alessandro Siani si è reso subito disponibile. L’attore, attraverso un breve video messaggio, si rivolgerà ai ragazzi per farli riflettere sui problemi che tormentano Napoli e per cercare di scuotere le loro coscienze. Tra i collaboratori storici della compagnia, che ormai da vent’anni mette in scena spettacoli per le scuole, Gabriella Cerino, casting e costumi, il maestro Giovanni Quaranta, autore delle musiche e delle canzoni originali dello spettacolo, Massimo Masiello e tanti altri bravissimi attori. Da ventidue anni “Fiesta”, riattualizzato, è un grande successo di pubblico, uno spettacolo sempre sold out… “Si. Non posso dimenticare, ventidue anni fa, l’emozione che fu per me entrare nel camerino che fu di Giuffrè, del maestro/amico Salemme. Anche noi abbiamo grande rispetto nei confronti della nostra storia. Con la famiglia Mirra c’è una grande collaborazione e con loro e il teatro si è creata una stupenda tradizione natalizia. Era il 2003 e per la prima volta concepii uno spettacolo non più da stand up comedy ma uno show teatrale più strutturato. Ho scritto un nuovo spettacolo perché il rischio per noi comici, a differenza dei cantanti, è che ci dicano che facciamo sempre gli stessi spettacoli. Sentivo la necessità di ritornare con uno spettacolo nuovo, che partisse dalla mia performance televisiva proposta in esclusiva per Amazon Prime “Off Line”, ma che mantenesse i ritmi incalzanti del mio storico “Fiesta”. Da questa combinazione nasce “Fake News”. “Fake News”, il tuo nuovo spettacolo, ha un titolo giornalistico per raccontare le sciocchezze e falsità che diffondono i social? “Oggi non si capisce più qual è la verità e la falsità. È molto importante il ruolo dei giornalisti oggi, per darci una linea sulle informazioni che ci servono. È uno spettacolo rivolto alla vostra categoria. Ho pensato, scrivendo lo spettacolo, a quella che per me è stata la prima grande fake, quella di Orson Welles sull’invasione degli alieni! L’idea di scrivere questa commedia è nata quando sentii Trump che parlava di siringhe di disinfettante per combattere il Covid! Ho riflettuto su tutto ciò che oggi ci circonda e ci condiziona. Alexa parla, il frigorifero parla e noi stiamo zitti!... Noi subiamo la narrazione che viene dai social. Per me il rapporto umano rimane la cosa fondamentale in questi anni in cui le bugie permeano il tessuto sociale modificando i nostri comportamenti.” Quali gli argomenti affrontati nel nuovo spettacolo? “Gli argomenti del nuovo show saranno numerosi, dalle offerte low cost per le vacanze alle truffe online, dalle bugie di coppia all’intelligenza artificiale...e tanto altro! È a teatro che c’è l’emozione del pubblico, il sentimento, il rapporto umano: fai una battuta e vedi la gente che ne pensa. Il teatro non è social, non è web, è uno spazio vero. Il pubblico degli abbonati del Diana capisce tutto e ti aspetta, ti coinvolge! Non posso dimenticare una dolce signora di 89 anni, a teatro, mi ha chiesto se volevo farmi un “surf” con lei!... Per far “schiattare” d’invidia le sorelle! Napoli è una città straordinaria”. Come è cambiato il pubblico negli anni dei social? “I maestri della comicità che ho avuto come modelli, come Totò, Macario, Viviani, ci hanno insegnato che dal dramma viene fuori la comicità. Il pubblico, anche nei periodi di guerra, desiderava sempre qualcosa di diverso, che lo distraesse. Dobbiamo cercare cose sempre più interessanti per renderlo partecipe. Oggi dobbiamo ipnotizzare il pubblico, sempre più distratto da social e telefonini. E appoggiare gli spettacoli più interessanti, con il passa parola.” Tra le produzioni del Teatro Diana ci sarà un lavoro dedicato a Giancarlo Siani, dopo il grande successo del 2005 di “Ladri di sogni”, scritto da Peppe Celentano con Vincenzo De Falco… C’è anche un tuo contributo… “Al Teatro Diana abbiamo parlato anche della morte 40 anni fa a Napoli del giornalista Giancarlo Siani e del contributo, nella Stagione teatrale 2025-2026, di una produzione per le scuole. Questo nuovo testo teatrale, “Giancarlo Siani cronista di strada” è scritto da Celentano in collaborazione con Gianpiero Mirra. Ho registrato un breve video messaggio rivolto ai ragazzi per farli riflettere sui problemi che tormentano la nostra città e per cercare di scuotere le loro coscienze. Verrà trasmesso ad ogni spettacolo per le scuole. Nelle nostre vite c’è sempre stata una linea d’ombra che comunque ci perseguita. Non bastano più le frasi banali e retoriche del tipo 'queste cose non debbono accadere più. Bisogna cercare di trovare la strada per affrontarle e risolverle. Sono cose talmente gravi che qualsiasi tipo di commento è retorico. È un dolore immaginare cose del genere, un dolore per i familiari, per tutti quelli che assistono a fatti terribili, a queste tragedie”. Ti dividi tra cinema e teatro: nel tuo ultimo film hai lavorato con Pieraccioni… “Con 'Io e te dobbiamo parlare' siamo riusciti a fare un film che aveva l’obiettivo di contribuire a far tornare il pubblico in sala. Sono contento per la nomination ai Nastri d’Argento come migliore attore insieme con Leonardo. È stato un momento per me molto importante; ho pensato alla scrittura dello spettacolo, a qualcosa di nuovo, per stimolare una riflessione e un dibattito attraverso la risata.”

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