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2023: un’ incognita ancora da vivere

di Lucia de Cristofaro

Numero 237 - Febbraio 2023


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Con le festività ci lasciamo alle spalle un 2022 che può essere considerato “permacrisis”, ovvero crisi permanente. Il nuovo anno, secondo quanto affermato dall’Economist, non sarà, poi, dei più rosei, in quanto gli accadimenti geo-politici e i trascorsi pandemici ancora persistenti su una ripresa economica che non riesce ad ingranare, ci porrà di fronte ad una recessione economica. L’Onu, ha tra le sue previsioni, ben 19 milioni di persone denutrite in più. -taglio-Un lungo periodo di instabilità e incertezza, dunque, ma cosa si può fare per contrastare questo scivolo che ci sta portando in fondo ad un profondo pozzo? Se guardiamo allo stato attuale delle cose, con: l’Ucraina, considerata il “granaio d’Europa”, sotto attacco russo, con le conseguenze che noi tutti conosciamo; Il cambiamento climatico di cui stiamo subendo i disastri in termini di alluvioni, freddo intenso, con danni ad una agricoltura che nel nostro paese era sempre stata florida proprio grazie ad un clima equilibrato; La pandemia COVID che si è ramificata in tanti rivoli influenzali che non perdonano una popolazione ormai con basse difese immunitarie, che sta vivendo quest’inverno tra una influenza e l’altra. A livello economico, poi, sempre secondo l’Economist nel 2023 ci saranno ancora problemi legati all’inflazione: i tassi d’interesse sono elevati e ridurranno la spesa dei consumatori mentre faranno crescere la disoccupazione. Scenario da cui non poteva mancare la Cina, osservata speciale, per un’economia fortemente indebolita dalla politica zero covid, allentata negli ultimi giorni del 2022, generando milioni di contagi, con l’aggravamento anche delle tensioni con Taiwan. E mentre lo scenario è negativo per alcuni, per altri potrebbe essere una nuova opportunità, come I Paesi del Golfo, ad esempio, che potrebbero diventare grandi centri finanziari, oppure l’India con una economia emergente che reagirà alla recessione molto meglio rispetto alle economie europee, anche grazie allo sconto del petrolio russo e gli investimenti interni. Positivo anche tutto ciò che riguarda l’energia green, perchè lo shock energetico ha contribuito a velocizzare il passaggio alle energie rinnovabili, puntando a un’energia pulita. Certo non possiamo ipotizzare un mondo green in tutto e per tutto, come, ad esempio, il settore automobilistico, le cui auto elettriche dovranno ancora un po’ faticare ad essere accettata dalla maggioranza dei guidatori, ma di sicuro è già una prospettiva diversa rispetto al passato. -taglio2- Tenuta stabile del settore tecnologico, che ormai riguarda una larga fetta della popolazione. Ma se la vita sul nostro pianeta Terra non sarà facile, guarderemo allo Spazio come una nuova possibilità. Il 2023 sarà, infatti, un anno da ricordare per l'esplorazione lunare. Sono ben tre, infatti, le missioni dirette quest'anno sul nostro satellite: il rover Rashid degli Emirati Arabi e il lander giapponese Hakuto, che dovrebbero giungere a destinazione ad aprile, e anche il cubesat della Nasa Lunar Flashlight, che arriverà sulla Luna nello stesso periodo per studiare la composizione e l'abbondanza del ghiaccio nel Polo Sud del satellite, in previsione di futuri insediamenti umani. Non è tutto, perché la nostra non sarà l'unica luna che riceverà una visita nel 2023. Il prossimo aprile è infatti previsto il lancio della missione Esa Juice (o Jupiter Icy Moons Explorer), che per i prossimi 11 anni studierà Giove e le sue lune, e in particolare Ganimede, sotto il cui involucro ghiacciato si sospetta la presenza di acqua liquida. L'arrivo a destinazione è previsto per il 2031, e l'ingresso nell'orbita di Ganimede per l'anno seguente. Una prospettiva davvero avvincente. E per finire con un panorama completo di scienza, economie e previsioni più letterarie, non potevamo non proporvi le previsioni di Nostradamus, secondo il quale nel 2023 si prospetterebbe una trasformazione profonda del mondo in cui viviamo, una rinascita dell'umanità su un piano nuovo, anche a livello spirituale. E gli anni passati avrebbero preannunciato questo potenziale terribile e al tempo stesso meraviglioso. Non ci resta dunque che provare tutto vivendoci questo nuovo anno e quel che sarà… sarà, perché se non facciamo defluire l’ansia di tutte queste notizie, potremmo veramente trasformarci, come afferma Nostradamus, ma in una popolazione di depressi, quindi su con la vita e guardiamo avanti con speranza.





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