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Il MUSAP a Palazzo Zapata

di Yvonne Carbonaro

Numero 251 - Giugno 2024

Un ricchissimo museo nel cuore di Napoli


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I tanti visitatori che affollano Napoli alla continua ricerca di monumenti, gastronomia, paesaggi, di emozioni insomma, sciamano a centinaia in Piazza Tieste e Trento sotto il Palazzo Zapata, l’edificio che fu eretto nel XVII secolo dal viceré Cardinale Antonio Zapata e ristrutturato da Carlo Vanvitelli in chiave neoclassica. Fu sede del viceré durante i lavori per la ricostruzione del Palazzo Reale di Napoli e al secondo piano ospita un museo ricco di opere d’arte, aperto al pubblico. -taglio- Oggi è una Fondazione grazie alla tenacia del Presidente Adriano Gaito, da decenni al timone di questo prestigioso luogo di arte, musica e scienze, e dunque custode di tanta tradizione culturale e soprattutto motore dell’attuale sviluppo. Ci sembra utile un accenno alla storia delle origini di questa istituzione. Nasce nella Napoli postunitaria, che aveva da poco perduto il ruolo di capitale, a dimostrazione che il mondo napoletano della cultura e dell’arte era rimasto più attivo e fervido che mai, nonostante la depressione socioeconomica, che seguì nei due decenni, e il colera del 1884-86 che causò circa 6000 decessi. Con l’intento dunque di dare nuova vitalità all'arte ed alla cultura partenopea in un clima di spiccati cambiamenti storico-politici sociali, viene fondata nel 1888 per volontà di Emanuele Dalbono e delle maggiori figure di spicco del mondo intellettuale napoletano. È intitolata: Società Napoletana degli Artisti e presieduta dal Principe Giuseppe Caravita di Sirignano. Nel 1902 si insedia nel seicentesco sunnominato Palazzo Zapata, dove è tuttora ubicata. Siamo nel cuore più prestigioso della città. Prende il nome di Circolo Artistico Politecnico e per tutto il secolo continua la sua azione di polo artistico e culturale grazie all’intensa attività dei soci. Ha visto la frequentazione fattiva di pittori, musicisti, scrittori, gente di teatro, insomma di tutti i rappresentanti dell’arte, la filosofia, la letteratura, le scienze e la grande canzone classica (Di Giacomo, F Russo) a Napoli tra la fine dell’800 e la prima metà del 900. Oggi, come si è detto, per l’impegno del Presidente Gaito, è diventata “FONDAZIONE Circolo Artistico Politecnico”. Prima di giungere a questo punto, nel corso di più di un secolo ci sono state varie tappe evolutive. -taglio2-Egli stesso durante un’intervista ci illustra nei dettagli i momenti più significativi dell’evoluzione nel corso di questi 135 anni, fino alla importante trasformazione da lui effettuata affinché tutte le forme di arte accumulate in tanti anni siano opportunamente valorizzate. Sottolinea come, per le sue caratteristiche sociali e didattiche e le specifiche finalità di consapevolezza della nostra storia e del nostro patrimonio intellettuale, la principale missione di questo luogo sia sempre stata quella di trasmettere a tutti la bellezza nelle sue diverse espressioni: visive, musicali, teatrali… Aggiunge che i 135 anni della storia del Circolo corrispondono ad altrettanti anni della storia di Napoli e della storia d’Italia e che, avendo il Circolo compiuto da sempre una scelta di Libertà, durante il fascismo subì forme di ostruzionismo per la presenza attiva di tante illustri menti e del loro pensiero alternativo. Al Presidente Gaito si deve anche l’istituzione del MUSAP (Museo Artistico Polifunzionale o di Museo Artistico Politecnico) che espone alcune centinaia delle opere di molti tra i maggiori artisti attivi a Napoli dall'Unità ai nostri giorni qui conservate. Senza dimenticare il fastoso salone da ballo realizzato da Giovanni Battista Comencini nel 1912, ricco di stucchi e di specchi con bellissime sovrapporte in sanguigna realizzate sul tema della danza attraverso i tempi. Per sua iniziativa è stata realizzata la catalogazione completa dei beni contenuti (550 dipinti, circa 80 sculture, 5500 fotografie, circa 6.000 volumi). Il luogo risulta ora essere: “museo privato di interesse pubblico” il cui allestimento e la cui direzione è stata affidata al prof. Diego Esposito, storico dell’arte e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Dal momento in cui ne ha assunto la direzione, egli ha adottato criteri museografici moderni con la distribuzione delle opere nelle varie sale, ciascuna con una precisa intitolazione, oltre al riordino di Fototeca, Archivio e Biblioteca. Il MUSAP vede nell’attualità una notevole affluenza di turisti e di napoletani. Lo stesso prof. Esposito, che ha anche collaborato alla stesura dell’artistico catalogo “Riscopri Napoli - MUSAP”, piacevolissimo da leggere e sfogliare, in determinati giorni si rende disponibile per visite guidate durante le quali illustra le opere ivi contenute.





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