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Tra anima e corpo

di Laura Fiore

Numero 191 - Settembre 2018

Con il successo del suo nuovo singolo, Kisho stravolge gli equilibri della musica in maniera sublime e soprattutto sincera


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Kisho è un artista romano sui generis, che dopo anni di ricerca personale ed artistica, è tornato ad imporsi sulle scene con il suo nuovo singolo “Denovo”, un brano capace di mescolare tutte le sue influenze sonore e visive, grazie anche alla collaborazione con il Producer MDM in arte Mattia De Masi e il Videomaker Mattia Di Tella. Polistrumentista e cantautore, Kisho compone i suoi brani d’istinto, proprio come ci racconterà in questa intervista, perché non ama contaminare qualcosa che già di per sé è unicità allo stato puro: la musica. Dopo un’estate trascorsa in giro per l’Italia, è tempo di importanti novità per questo artista romano, che dimostra dedizione e soprattutto talento da vendere in ogni suo lavoro musicale.-taglio-

Il tuo ultimo singolo “Denovo” sta andando molto bene, ma come nasce questo progetto?

“’Denovo’ nasce da un’esigenza personale, si tratta di un brano estremamente introspettivo che definisce il cammino tra la vita e la morte. È un progetto particolare a livello musicale, di beat e dei testi, cose di questo tipo ancora non se ne sentono in giro. Abbiamo provato a fare questo esperimento e fino ad ora sembra che il risultato sia decisamente positivo.”

A proposito di esperimenti musicali, come siete riusciti a raggiunger l’equilibrio perfetto tra i vari elementi?

“Beh, c’è da premettere che sono un polistrumentista quindi la maggior parte delle volte compongo con diversi strumenti e questo mi aiuta sicuramente ad avere delle melodie e delle influenze generali che vanno dal rock passando per il blues, fino ad arrivare al gospel. Nel brano c’è tutta una parte importantissima di polifonia e quindi di arrangiamenti e di armonizzazioni che vengono create attraverso la polifonia delle voci: tanti cori messi insieme che creano una scena musicale molto potente. C’è poi l’influenza del rap, che è una cosa che appartiene mio background e che resta però un’influenza, poiché non mi definisco un rapper. Nello specifico neanche ‘Denovo’ lo è come brano, non è un brano rap, ma è influenzato dal rap.”

Hai dichiarato che “Denovo” rappresenta il cambiamento e l’evoluzione, un vero e proprio cammino attraverso le varie fasi della vita. In che fase della vita ti trovi?-taglio2-

“Quella descritta nel brano, è esattamente la fase in cui mi trovo: anche proprio come significato lontano, una parola latina che racchiude in se molti significati. L’aspetto più importante, per me, è quello dell’unione e della trasformazione. Mi è successo con la mia dolce metà, è come se ci fossimo fusi in una sola persona e questo è quello che esprime ‘Denovo’: due persone che diventano una.”

Essendo un polistrumentista e autore dei tuoi brani, quando capisci che una canzone è pronta per essere ascoltata?

“In generale sono abbastanza meticoloso, mi prendo i miei tempi, scrivo e compongo e produco istintivamente. Anche in ‘Denovo’ le voci che si sentono e le registrazioni presenti le ho fatte live: non mi piace metterci le mani sopra, perché così resta tutto più vivo. Poi, però, una volta che ho fissato tutte le tracce e le idee, piano piano ci si lavora.”

Come vivi il palco e la dimensione live in generale?

“Io suono da quando ero bambino quindi esibirmi dal vivo è una cosa abbastanza naturale; ho avuto diverse esperienze importanti, ad esempio con un coro gospel, con il quale ho girato tutta l’Italia. Amo il palco, e vedo che le persone quando mi esibisco riescono a recepire la mia verità e semplicità nelle cose che canto. Una normalità che ad oggi può sembrare quasi strana, a primo impatto non sembro uno alternativo, l’estremismo me lo tengo dentro.”





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