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Totalitarismi e Persona

di Pasquale Matrone

Dignità e libertà sono elementi fondanti dell’etica e, in quanto tali, diritti inalienabili della Persona: due valori che s’incarnano nel vissuto degli uomini...


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considerati sia nella loro individualità sia nel loro modo di rapportarsi con il mondo. Esercitare la propria dignità vuole dire, innanzitutto, conoscere: le proprie potenzialità; le esigenze del contesto in cui si sta e si agisce; il fatto che centro della vita non è il singolo, bensì l’intera umanità di cui ciascuno, sia pure importante, è solo parte... Pur “abitando” negli eventi, però, l’uomo possiede una forza che gli permette di non lasciarsi da essi dominare; di isolarsi in un rifugio di cui lui solo ha le chiavi; -taglio- di essere autonomo nei confronti di ciò che accade; di custodire un orizzonte di risorse, inattaccabile da qualsivoglia totalitarismo. Impossibile, perciò, “sporcare” sino in fondo l’umana dignità; altrettanto vale per la libertà. Nei luoghi più crudeli, creati dalla follia di biechi despoti, in epoche antiche e recenti e in terre vicine e lontane, l’oppresso, pur ridotto, da torture brutali, a spettrale ombra di reietto, conserva questo suo riparo, estrema possibilità di non lasciarsi sopraffare del tutto. Può scegliere, infatti, a tutela del suo onore: di prendere le distanze da quanto a lui imposto con vessazioni; di non obbedire; di non arrendersi; di continuare, sia pure con forze limitate, a evolversi, in sintonia piena con le ragioni e gli scopi insiti nella sua essenza. Lungo, l’elenco dei luoghi che hanno tentato di annichilire la Persona: i campi di concentramento, nel 1896, a Cuba, per contrastare -taglio2- l’insurrezione antispagnola; quelli creati dagli Stati Uniti nelle Filippine e dai britannici durante la guerra anglo-boera; Kolyma, nell’ ‘Arcipelago Gulag’ staliniano; Auschwitz, in Germania... E poi in Cina; in Vietnam; in Cile; in Argentina; nella Grecia dei Colonnelli ; nell’ex Iugoslavia… E quelli di oggi...Pur aggredita offesa e calpestata, dunque, la Persona resiste, anche quando i corpi in cui abita vengono sterminati: resta salda sui pilastri che ne costituiscono la piattaforma resistente e giusta. Sta come faro. Per ricordare a quelli che continuano a confrontarsi con la realtà, che l’uomo è forte, solo se sorretto da eticità; e fino a quando saprà essere degno e all’altezza degli eventi di cui è intessuta la trama complessa, varia e imprevedibile della sua esistenza.





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