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Spettacolo assicurato

di Gennaro Santarpia

Numero 188 - Maggio 2018

Un anno ricco di sorprese quello della stagione NBA, poche conferme e numerose novità: la vittoria del titolo non è poi così scontata


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Eccoci, finalmente è giunto il periodo più atteso dell’anno per gli amanti della palla a spicchi: i playoff NBA 2018! Un anno cestistico che ha visto durante la regular season l’ascesa di realtà che negli ultimi tre/quattro anni non erano state poi così rilevanti; si tratta di franchigie come i Milwaukee Bucks, i Philadelphia 76ers, i Portland Trail Blazers ed i Toronto Raptors, che hanno dimostrato di voler cambiare marcia e di passare alla storia eliminando squadre che fino ad oggi avevano sempre partecipato alla fase playoff della stagione sportiva. Certamente questi team hanno accertato come il cambio generazionale sta dando i suoi valorosi frutti, infatti, sono tanti i sophomore ed i rookie che nel corso delle numerose partite (82 giocate) l’hanno “spiegata” a grandi giocatori come Lebron James e Steph Curry: stiamo parlando di Ben Simmons, Giannis Antetokounmpo, DeMar DeRozan, solo per citarne alcuni. -taglio- Questi ragazzi hanno talento da vendere, ma soprattutto hanno dato prova di essere fortemente determinati a diventare dei “big” a tutti gli effetti. Già nella regular season questi giovani atleti si sono contraddistinti per intelligenza tattica e grandi capacità tecniche, trascinando così le loro squadre ai vertici delle classifiche della Eastern e Western Conference. Fatta questa premessa, è pur vero, che ci sono state delle conferme: i Golden State Warriors, infatti, anche nel 2018 si sono confermati solidi e difficile da affrontare, ma stranamente non imbattibili. Determinante è stato l’infortunio di Curry, che però si è subito rimesso in gareggiata e giocherà nella prossima fase palyoff. Il colpo si è avvertito, ma grazie a talenti come Kevin Durant e Draymond Green il risultato, almeno per il momento, è stato messo in cassaforte. Lo stesso discorso, purtroppo, non può essere fatto per i Cleveland Cavaliers, che in una stagione in cui The King James ha battuto ogni suo record (miglior prestazione per punti segnati da un giocatore con la maglia dei Cavs, il più giovane giocatore di sempre a raggiungere 30 000 punti in carriera, atleta convocato per la quattordicesima volta consecutiva come titolare all'All Star Game), ha fatto su e giù incassando addirittura ben 8 sconfitte consecutive. Nulla ha potuto Lebron, che dopo l’infortunio di Kevin Love, ha dovuto inventarsi e trascinare l’intero team alla -taglio2- conquista dei playoff. In questa seconda fase ritroviamo i Cavaliers decisamente sottotono, ma i più fiduciosi vedono comunque la franchigia tra le finaliste della stagione cestistica 2017/2018. Altra importante realtà è quella degli Houston Rockets, un James Harden da 30 punti di media affiancato da un super Chris Paul ed Eric Gordon; ancora, dei fantastici Oklahoma City Thunder che grazie a Russel Westbrook ed il nuovo acquisto Carmelo Anthony hanno dato vita a partite mozzafiato e ricche di azioni spettacolari. Cosa c’è da aspettarsi? Difficile dirlo, ed è forse proprio questa incertezza a rendere unici i playoff NBA 2018. Nulla è ancora stato scritto e le carte sembrano essersi mescolate per bene, le finals per il momento sono ancora lontane e sicuramente ci sarà da immaginarsi qualche colpo di scena! Per quanto riguarda il made in Italy, grande rilievo stanno avendo le prestazioni di Marco Bellinelli, il quale porta a casa ad ogni partita almeno 20 punti di media. Il cestista emiliano ha ritrovato il ritmo giusto e sembra essersi perfettamente amalgamato con il gioco dei suoi Philadelphia. Lo scorso anno, che l’aveva visto poco presente in campo, sembra acqua passata ed ora è l’uomo su cui fare affidamento, quello che con una serie di triple può cambiare l’inerzia della partita. Noi ovviamente facciamo il tifo per lui, sperando possa arrivare a giocare la sua seconda finale NBA.


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