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Radici future

di Paola Ratti

Numero 187 - Aprile 2018

Intervista alla band dei Fuoricentro, tornati con un nuovo singolo dal titolo “Valigie di cartone”, in attesa dei prossimi live


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Il pop al servizio della riflessione sociale. È questa, da sempre, la missione dei Fuoricentro. La band milanese, che lo scorso anno ha avuto un discreto successo con i singoli “Milano” e “Pia Contessa” è tornata con “Valigie di cartone” in cui si parla di tutte quelle persone che si sono trovate costrette a lasciare la terra natia per cercare fortuna (soprattutto lavorativa) altrove. Ne parliamo con il cantante e frontman Maurizio Camuti, che ci anticipa anche i nuovi progetti del gruppo...

Siete tornati con il singolo “Valigie di cartone”. Com'è nata l'idea per questo pezzo?

“L'idea è nata parecchi anni fa, quindi era da un po' che l'avevo nel cassetto. È semplicemente il racconto di un momento della mia vita, che coincide con la partenza avvenuta oltre 20 anni fa dalla Sicilia verso Milano. Ero arrabbiato ma consapevole di ciò che stavo lasciando: una terra che mi da parecchie emozioni positive e al tempo stesso mi fa arrabbiare, oggi come parecchi anni fa, per le tante cose che non vanno.” -taglio- Cosa ci dite del videoclip girato in Sicilia? Protagonista è Gian Luca Camuti, fratello di Maurizio, giusto?

“Ci siamo divertiti parecchio ed è stata una grande fatica, ma ne è valsa la pena. Ne abbiamo approfittato per visitare nuovamente dei posti bellissimi. Il video è stato girato tra Palermo, Catania, Messina e Patti in esterno, mentre le scene all'interno del palazzo appartengono ad un antico edificio nobiliare sito nel comune di Ficarra (Palazzo Milio). Un palazzo bellissimo che consiglio vivamente di visitare. La scelta di Gian Luca Camuti è stata fortemente voluta, poiché anch'egli sta provando lo stesso disagio lavorativo vissuto dai tanti giovani che nei decenni hanno dovuto lasciare la Sicilia. Inoltre, nonostante la giovane età, è da parecchi anni impegnato politicamente in Sicilia con grandissimo seguito nel messinese.”

Voi vivete a Milano (a cui avete dedicato anche una canzone): è vero che è la città delle opportunità?

“Assolutamente si, e non mi stancherò mai di affermarlo: Milano, a mio avviso, oggi è la città che in Italia dà spazio a tutti coloro che meritano. È una città colta ed aperta. Una città intelligente, inclusiva che ha capito che differente è ricchezza, sono idee che generano altre idee. Una città dove le culture da sempre si sono confrontate senza alcun tipo di timore. Come si sul dire: è una città molto avanti'!” -taglio2-

Quanto è importante per voi fare musica in grado di far pensare e sensibilizzare?

“Credo sia la ragione principale che caratterizza il nostro tipo di brani: veicolare dei messaggi che pensiamo essere 'positivi 'attraverso le parole. Messaggi sociali: rispetto per gli animali, omofobia, disoccupazione, discriminazione, violenza. Nel nostro piccolo vorremmo fornire un contributo affinché si possa maggiormente sensibilizzare la gente circa tematiche che rendono questo mondo alle volte un 'brutto posto'. Basterebbe davvero poco per renderlo migliore. Ma sono ottimista e confido nell'intelligenza dell' essere umano!”

In questi ultimi due anni avete fatto uscire una serie di singoli. A quando un Ep o un album?

“Speriamo prima dell'estate di avere tutto pronto. I brani ci sono, li stiamo arrangiando.”

Live ne fate o ne farete?

“A breve dopo circa 2 anni di assenza si tornerà dal vivo. Stiamo definendo le ultime date e presto, attraverso i nostri canali ufficiali e social, comunicheremo i nuovi appuntamenti.”

Sogni nel cassetto?

“Tantissimi! Musicalmente parlando tornare ad avere quel rapporto diretto col pubblico che è sempre stata la nostra forza.”





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