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Pop Art

di Paolo Carotenuto

Numero 187 - Aprile 2018

È considerato l’erede di Andy Warhol e con la sua arte gira in lungo e in largo per tutto il globo, Jeff Koons non smette mai di stupire


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Vi siete imbattuti sicuramente in una delle sue opere senza neanche saperlo; Jeffrey Koons, più semplicemente conosciuto come Jeff Koons (York, 21 gennaio 1955), è un artista statunitense noto per le sue opere di gusto kitsch, che illustrano ironicamente l'american way of life e la sua tendenza al consumismo. Per la sua eccentrica particolarità, Koons viene inoltre considerato un'icona dello stile neo-pop e riconosciuto fra gli artisti più ricchi del mondo. Ha realizzato un numero non quantificabile di opere e nel corso della sua carriera, Koons si è espresso attraverso l'utilizzo di un'ampia gamma di tecniche, come ad esempio scultura, pittura, installazioni e fotografia, e l'utilizzo di differenti materiali tra cui pigmenti, plastica, gonfiabili, marmo, metalli e porcellana. -taglio- L'artista viene generalmente definito erede di Andy Warhol e continuatore della pop art, compito decisamente importante e soprattutto non così facile da sostenere così a lungo. In particolare, l’arte di Jeff Koons si ispira principalmente al consumismo e alla banalità della vita moderna. Al tempo stesso, però, l’artista statunitense affronta temi dal forte impatto filosofico, col tentativo di assecondare quella che gli appare come la tendenza fondamentale della cultura e della società occidentale tra Ventesimo e Ventunesimo secolo: vale a dire il superamento della impermeabilità fra le classi e, dunque, il superamento dell'ingiustizia sociale. Per comprendere a fondo l’opera di Jeff Koons, è necessario fare una netta distinzione, o meglio, capire il confine tra la cosiddetta cultura “alta”, cui tradizionalmente appartengono le belle arti, e la cultura “bassa”, popolare, che comprende anche la categoria del kitsch. L'obiettivo che Koons si è prefissato fin dagli inizi della sua carriera, è portare l'arte verso il popolo; considera (questo) un passaggio propedeutico a produrre una condizione di totale sicurezza: ognuno, a qualsiasi ceto appartenga, assistendo ad una sua mostra, dovrebbe trovarsi a proprio agio, in uno stato di non conflittualità e di appagamento. Quindi la mostra d'arte, -taglio2- così concepita, preconizza una società utopica totalmente pacificata in cui tutti, individualmente e nei rapporti interpersonali, potranno trovarsi in una condizione di perfetta conservazione dell'energia, essendo ogni loro desiderio già soddisfatto mentre lo provano. Assistere ad una sua mostra equivale a vivere un’esperienza che diventa indelebile nella memoria. Altro fattore che colpisce di questo poliedrico artista è il suo essere consapevolmente contraddittorio, e la grande capacità d’espressione attraverso una critica tagliente nei confronti della società dei consumi e dell’american way of life usando gli stessi strumenti che nutrono il sistema odierno. Quindi Koons condanna quel mondo che lo ha reso famoso e che lo ha condotto al punto in cui si trova attualmente. È il classico esempio dell’artista a tutto tondo, la sua non è una maschera creata appositamente per il pubblico, Jeff Koons è esattamente così come si mostra a tutti, anche nella vita di tutti i giorni. L’arte è presente nel suo quotidiano e lo accompagna nelle fasi della sua vita, quasi come un’amante. È possibile ammirare le sue creazioni al Gagosian Gallery di Beverly Hills, oppure al Almine Rech Gallery di Londra, speriamo arrivi presto anche in Italia!





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