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Per sempre

di Maresa Sottile

Numero 186 - Marzo

Gustav Klimt il grande pittore della Secessione Viennese moriva 100 anni fa, molte saranno le manifestazioni in onore delle sue meravigliose opere


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In questo 2018 una serie di mostre ed eventi commemoreranno a Vienna il grande pittore Gustav Klimt nel centenario della sua morte. Klimt nacque nel 1862, alla periferia di Vienna, da una famiglia borghese con molto interesse per l'arte e la musica, lo stesso padre aveva una professione creativa: era un orafo e Gustav ed i suoi fratelli furono tutti coinvolti dalla pittura. Formatosi in una scuola d'arte e mestieri, Gustav imparò diverse tecniche come il mosaico e la ceramica. -taglio- La sua carriera artistica iniziò quando la società, da lui formata con un fratello ed un amico, ebbe l'incarico della decorazione del cortile del Kunsthistoriches Museum che ebbe successo e grazie al quale seguirono altri incarichi, dandogli una discreta notorietà e tranquillità economica, una benemerenza dall'imperatore Francesco Giuseppe e riconoscimenti universitari. In questa fase della carriera Klimt seguiva ancora lo stile del tempo legato al classicismo. Ma la morte del padre e del fratello, che collaborava con lui, lo gettarono in una profonda crisi che per ben sei anni non lo fece più lavorare. E quando riprese a dipingere lo stile di Klimt era cambiato, nel 1901 la svolta con l'opera 'Giuditta' in cui usa l'oro, e poi con i viaggi a Ravenna, dove rimase molto colpito dai mosaici bizantini. Da quel momento il suo stile diventa bidimensionale e molto allegorico anche nel realismo delle immagini. Con un grande uso di oro e una decoratività ispirata all'arte musiva, appunto. Klimt e un gruppo di colleghi, furono gli artefici della Secessione viennese, un movimento artistico sviluppatosi fra Germania ed Austria, che rinnegava i rigidi canoni della pittura accademica e coinvolgeva anche le arti minori. In effetti la Secessione fu l'equivalente di quello che in altri paesi europei prese vari nomi: Liberty, Modern Art, Art Nouveau. Il gruppo comprendeva artisti del calibro di Egon Schiele e Oskar Kokokschka e vari architetti. Ma pure musicisti -taglio2- come Mahler e Schonberg, o personaggi come Freud, sentivano il bisogno di rinnovamento culturale. Anche la città era in una fase di rinnovamento e modernizzazione nelle strutture. Vi furono critiche, del grande pubblico, al nuovo spirito artistico di ricerca di modi espressivi, anche se gli intellettuali sostenevano la nuova visione artistica. E Klimt raggiungeva reputazione e stima da parte degli artisti del tempo, che lo vedevano come un maestro, un caposcuola. La sua opera più famosa e conosciuta: 'Il bacio', oltre ad essere di grande bellezza e godimento nella parte estetica, racchiude in sé i nuovi elementi artistici, il profondo erotismo insito nelle opere del pittore, una ricerca formale e contenutistica, significati complessi e interpretabili in vari modi. Questo periodo pittorico di Klimt si esaurì con la scoperta dell'Impressionismo, di Van Gogh e poi dell'Espressionismo che coinvolgeva già due suoi allievi: Schiele e Kokoschka, che infatti si erano allontanati da lui che non sentivano più adeguato ai tempi. Klimt eliminò quasi completamente l'oro, la complessità decorativa dai suo dipinti ed usò una tavolozza molto vivace. Partecipò nel 1910 alla Biennale di Venezia e l'anno dopo all'Esposizione Internazionale di Arte di Roma, vincendo il primo premio. Rientrato da un viaggio in Romania, Klimt ebbe un colpo apoplettico e morì dopo pochi giorni, il 6 febbraio 1818 a soli cinquantasei anni, a pochi mesi dalla fine della Grande Guerra.





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