In una estate ricca di musica c'è stato spazio anche per giovani talenti, che hanno saputo farsi valere. Tra di loro l'abruzzese Patrizio Santo, autore di una canzone molto orecchiabile e per nulla banale dal titolo “Cercami adesso”. Patrizio, che gode già di un grande seguito (anche sui social), è entusiasta del periodo che sta vivendo e non vede l'ora di farci ascoltare altra nuova musica. Intanto ha risposto alle nostre domande. Parlaci del brano “Cercami adesso”, che così tanto successo ha avuto nel corso dell'estate...

“Nasce dal bisogno di essere cercati. Non solo da una persona, anche da un'emozione, che ci possa far star bene anche soltanto per un attimo. Per me rappresenta la voglia di vivere, la nostra vita è una ricerca continua, ed anche involontariamente ne abbiamo bisogno!”

Se ti diciamo Mina, tu cosa ci rispondi?-taglio-

“Mina mi ha donato una grande emozione. Ho avuto un riconoscimento da lei: questo credo sia il sogno di ogni artista. Ho deciso di re-interpretare un suo brano, 'Troppe note', dopo aver ascoltato tutte le tracce del suo album 'Maeba': è stato quello che mi ha colpito subito. Mina ha apprezzato la mia interpretazione e il ri-arrangiamento curato dal mio produttore Francesco Altobelli e il brano è stato caricato sui suoi canali social ufficiali, donando a me e al mio team una grande energia in vista nei nostri prossimi lavori.”

Come nascono le tue canzoni?

“Le mie canzoni nascono dalla voglia di comunicare quello che ha volte non riesco a dire a parole, cerco di far arrivare qualcosa a chi le ascolta, che sia un emozione o altro. Credo che la cosa più bella sia creare un punto di incontro, anche stando a chilometri di distanza.”

Ci sembra che dietro di te ci sia un bel gruppo di lavoro. Quanto è importante lavorare in team?

“Lavorare in team credo sia la cosa più importante, soltanto con un gruppo solido si riescono ad ottenere grandi risultanti. Mi ritengo davvero fortunato ad aver trovato i collaboratori giusti, insieme riusciamo a tirar fuori il meglio di noi stessi. Sono molto soddisfatto di questo.”

Com'è nata la tua passione per la musica? Quando ti sei detto “da grande voglio fare questo”?

“La musica è sempre stata la mia passione: quando ero piccolo e in casa cantavo, mio padre mi accompagnava con la chitarra, anche lui ama la musica. Ma ho deciso di seguire questa strada tra i banchi di scuola, grazie ad un professore che mi ha spinto verso questa avventura. Ho capito che la musica sarebbe stata il mio lavoro nel 2014, quando ho conosciuto il mio attuale produttore discografico Francesco Altobelli, e con il brano 'Slegami' sono entrato a far parte della rosa dei 60 scelti per le selezioni da Sanremo.”

È difficile per un giovane artista far sentire la propria musica?

“Per ogni giovane artista credo sia molto difficile far ascoltare la proprio musica, ma non impossibile. Bisogna lavorare molto, curare ogni minimo dettaglio, cercare di essere originali restando sempre nei limiti. Dietro ci sono mesi di lavoro, ma soltanto così è possibile avere dei risultati.”

Hai già un buon seguito su internet e social giusto? Quanto è importante questo aspetto per te?

“Il riscontro sui social è molto importante, non è la cosa principale, ma credo aiuti molto. Stare a contatto con chi ascolta la mia musica per me fondamentale."

Nel corso dell'estate hai scritto altri brani?

“Sì, ho scritto e sto scrivendo nuovi brani, ci sono molti progetti e produzioni in corso, non vedo l'ora di farli ascoltare e svelare le novità.”

C'è qualche artista, sia italiano che internazionale, con cui vorresti duettare?

“Gli artisti italiani che ammiro sono molti, uno di quelli con cui vorrei duettare è Il Cile (Lorenzo Cilembrini), uno dei cantautori che riesce a farmi davvero emozionare.”

Come ti vedi tra dieci anni?

“Non so come sarò tra dieci anni. Se devo essere sincero sto collezionando molte soddisfazioni, lavorando in questo modo sono sicuro che ne arriveranno tante altre, questo grazie anche al mio team. Incrocio le dita, metto tutti miei sogni in valigia e continuo questo meraviglioso viaggio.”