logo-musica

Oltre i limiti

di Teresa Pugliese

Numero 187 - Aprile 2018

L’esordio musicale dei Tremendi, dal sound sincero e diretto, è la sintesi del loro essere, diversi ma coesi in un'armonia potente e decisa


albatros-oltre-i-limiti

Anticipato dall’omonimo singolo, è disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming “Muri di sabbia” il nuovo album dei Tremendi. Il loro percorso musicale nasce dall'incontro tra due mondi molti diversi, quello Rock e quello Hip Hop. Noi di Albatros abbiamo fatto due chiacchere con Christian “DrFunk” Trabucchi.

“Muri di sabbia” è il nome del vostro primo album ma anche dell’omonimo singolo che ne anticipa l’uscita, di cosa parla?

“Il singolo parla principalmente di muri imposti da noi stessi che spesso ci mettiamo di fronte senza neanche accorgercene, e che poi ovviamente si ripercuotono sul quotidiano e sulle scelte che facciamo. Spesso però queste scelte tendiamo a viverle in modo sbagliato, perché comunque un muro di sabbia è come se fosse un preconcetto, ed un preconcetto rallenta qualsiasi cosa. Con il nostro pezzo cerchiamo di parlare di questo bisogno, e di allontanarci il più possibile da quello che è un limite, provando a dare anche uno spunto di riflessione a chi ascolta.” -taglio- Facciamo un passo indietro, come nascono i Tremendi, e come mai vi siete dati questo nome?

“Il gruppo nasce un paio di anni fa, c’erano già altri elementi fino a quando poi è arrivato Simone, il cantante, che tra l’altro è anche mio fratello, e da lì abbiamo cominciato a sperimentare questo incontro tra il Rock e l’Hip Hop. In tutto questo anno passato abbiamo scritto e registrato i pezzi che sono nel disco. Abbiamo scelto il nome ‘Tremendi’ perché rispecchia un po' il nostro modo di fare, di stare sul palco, è un’attitudine che abbiamo tutti e cinque, e quindi ci è sembrato giusto chiamarci così proprio perché la nostra natura è quella di essere tremendi.”

Avete registrato le canzoni del vostro disco in presa diretta, dal vivo, senza sovraincisioni, come mai questa scelta?

“Il disco è tutto live, abbiamo anche provato a registrare in multitraccia ma in realtà ci è piaciuto di più il risultato da vivo perché è più vero. In questo modo riusciamo ad esprimerci molto meglio, soprattutto ci è piaciuto anche il suono che ne usciva fuori perché non è perfetto ma è sincero, anche molto più potente e quindi è per questo che abbiamo scelto la via del live.”

Il vostro percorso nasce dall'incontro tra due mondi, quello del Rock e quello dell’Hip Hop, come siete riusciti a far convivere due generi musicali talmente diversi?

“Io e mio fratello abbiamo sempre ascoltato musica insieme, io condividevo con lui tutto il Rock che ascoltavo e lui faceva la stessa cosa con l’Hip Hop, e comunque ci -taglio2- sono tantissimi casi di crossover e di incrocio tra i due stili, ne sono un esempio i Beastie Boys, ma la lista è infinita. Quando provavamo, ma ancora non avevamo un frontman, ci siamo resi conto che non ci serviva una voce melodica ma avevamo bisogno proprio della verità nei testi più che la melodia o la bravura nel cantare, e quindi l’incontro è stato naturale perché è venuto da se, e piano piano si sta consolidando sempre di più perché cerchiamo di fare cose più possibili nostre senza imitare gli altri.”

È partita sul portale Musicraiser una campagna di Crowdfunding per sostenervi, pensate che questo possa essere di aiuto per tanti ragazzi e giovani artisti che non trovano i mezzi per investire nella loro musica?

“Questo Musicraiser è molto interessante, abbiamo deciso di provarlo e sta andando bene. Singolare è proprio l’approccio del sito che valorizza molto il prodotto. È interessante sia dal punto di vista economico che in termini di visibilità e di pubblicità, questo perché registrare un disco è economicamente pesante e una campagna del genere aiuta molto.”

Quali sono ora i progetti per il vostro futuro? Avete in programma dei live?

“Stiamo organizzando dei live, ma quest’estate torneremo di sicuro in studio a registrare il prossimo album. L’obiettivo è di non fermarci, stiamo continuando a scrivere, sarà un po’ come una seconda tappa del nostro percorso.”





Booking.com

Booking.com