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Luca Dotto

Stile libero

di Paolo Carotenuto

Numero 190 - Luglio-Agosto 2018

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Il giovane nuotatore azzurro si prepara al tour de force che lo porterà agli Europei di Glasgow, dove cercherà di conquistare il podio


Dal 3 al 9 agosto 2018 gli Europei di nuoto in vasca lunga di Glasgow andranno finalmente in scena. La rassegna britannica sarà l’evento clou dell’anno natatorio nel Vecchio Continente e le attese per quel che potrà accadere iniziano già da ora, tra le scommesse italiane spicca il nome di Luca Dotto già campione d'Europa in carica nei 100 stile libero sia in vasca lunga (50m) che in vasca corta (25m). Dotto, inoltre, è stato il primo uomo italiano ad abbattere il muro dei 48 secondi nei 100 metri stile libero col tempo di 47"96, nella gara più breve (50sl) ed è diventato vicecampione mondiale nel 2011 a Shanghai, tutt'ora unico italiano nella storia medagliato mondiale in questa gara. Oltre al nuoto, però, Luca riesce a dedicare del tempo anche alla moda ed alle sue tante passioni… leggete cosa abbiamo scoperto!

Andiamo dritto al punto: sei pronto per gli Europei di Glasgow?

“Assolutamente sì! Ho lavorato sodo negli ultimi mesi per arrivare in una forma fisica e psicologica ottimale, questo di Glasgow è un appuntamento importante per me quindi sono determinato a lasciare ancora una volta il segno.”

È pensiero comune che il nuoto sia uno degli sport che richiede maggiori sacrifici, ti è mai capitato di voler mollare?

“Si, ma quando ero ancora un ragazzino! Purtroppo è vero, il nuoto è uno sport che fatto a certi livelli richiede una dedizione massima, inoltre essendo una disciplina individuale hai la possibilità di confrontarti solo col tuo coach, e raramente si riescono a vivere quei ‘momenti spogliatoio’ tipici degli sport di squadra. Questa, però, è una cosa cui ci si abitua. Alla fine se ho deciso di continuare per diventare un nuotatore professionista è perché mi piace l’idea di dover conquistare tutto con le mie forze e dover contare solo su me stesso.” -taglio- Quanto conta la componente psicologica nel nuoto?

“La mente è fondamentale per un nuotatore. Per quanto uno si possa allenare, migliorare il proprio tempo in vasca, etc etc… se non ha i nervi ben saldi non potrà mai vincere. È per questo che nel mio team ci sono anche dei mental coaches, che mi aiutano ad isolare la mente da tutto quello che mi circonda, per evitare di farmi influenzare da fattori esterni prima e durante un gara importante.”

Sembra che la tua disciplina stia riscuotendo un nuovo interesse nel pubblico italiano...

“Mah, più o meno! Sono convinto che dobbiamo essere noi atleti a guadagnarci spazio tra quelli che sono i pilastri sportivi del nostro Paese. È tempo sprecato parlarne solo di 4 anni in 4 anni quando ci sono le Olimpiadi, i media potrebbero far appassionare molta più gente raccontando di vittorie e di gare in giro per il mondo di nuoto e di altri sport. Uno sportivo, secondo me, si appassiona a qualsiasi tipo di sport! Speriamo che questa tendenza a parlare solo di calcio cambi prima o poi!”

A proposito di Olimpiadi, il tuo obiettivo è certamente Tokyo 2020...

“Eh sì! Darei tutte le medaglie che ho vinto fra Europei e Mondiali anche solo per un bronzo olimpico in staffetta. Sarebbe il sogno di una vita, del bambino che scopre questo sport, spero di farcela anche se sono consapevole del fatto che si tratta di un percorso faticoso e molto lungo. Una cosa è certa: mi impegnerò al massimo per raggiungere un obiettivo simile!”

Quando non nuoti cosa fai?

“Hai detto bene.. quando? – ride ndr. No, scherzi a parte, non ho molto tempo da dedicare ad altro specialmente quando arriva il periodo delle gare. In generale, però, ultimamente sono entrato in contatto col mondo della moda, ho fatto alcune campagne pubblicitarie… diciamo che è stata un’esperienza divertente! Per il resto, non faccio cose particolari: esco con gli amici, guardo serie tv, ogni tanto vado a ballare, insomma cosa normali.”

Non ci resta che farti un grande in bocca al lupo!

“Crepi!”

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“Darei tutte le medaglie che ho vinto fra Europei e Mondiali anche solo per un bronzo olimpico in staffetta”

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