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L’album della svolta

di Angelo Luongo

Numero 184 - Gennaio 2018

Nuovo progetto per gli eclettici SugarPie: “Cotton Candy Club” lega passato, presente e futuro della band in un’ottica innovativa che fotografa il loro momento attuale


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“Un’istantanea del momento attuale – zeppo di cambiamenti – del gruppo”: così Jacopo, uno dei fondatori della band ha descritto in soldoni il nuovo progetto degli SugarPie and The Candyman, “Cotton Candy Club”, con alla base il progressive swing, il sound che da anni accompagna i loro progetti. Stavolta tuttavia il legame con la tradizione fa da sfondo non solo alla copertina – che ritrae cinque bambini intenti ad osservare un banco di dolciumi – ma anche alle sedici tracce, uno straordinario mix di ri-arrangiamenti e composizioni originali.

Cominciamo da “Cotton Candy Club”, innanzitutto quale il sound predominante?

“Beh, il sound predominante è lo swing, contaminato tuttavia da diversi altri generi. L’abbiamo definito ‘progressive swing’ per dare quest’idea che lo swing è da sempre il nostro linguaggio di base da dieci anni a questa parte, tuttavia questo album si addentra in un sacco di altri generi musicali: dal rock all’elettro-swing, fino al jazz più moderno.” -taglio- Mi ha molto colpito la copertina con i bambini che sono intenti a guardare un banco di dolciumi. Da dove nasce questa idea?

“Vuole significare il fatto che nonostante quest’album si allontani dallo swing classico e dai nostri album precedenti, ci piace comunque l’idea di rimanere vicini alla tradizione, quindi alle origini, alla fanciullezza. Ci siamo allontanati dagli inizi ma li vogliamo richiamare: è questo il senso del progetto.”

Cosa volete trasmettere al pubblico con questo album?

“Sostanzialmente vogliamo trasmettere la fotografia di questo importante momento della nostra carriera. Dico importante perché è un punto di svolta: da poco più di un anno abbiamo cambiato la cantante, la frontman, che prima era Giorgia, adesso è Lara Ferrari, dunque questo è il primo lavoro discografico con lei. Poi comunque anche il fatto di aver puntato su brani originali e non sui consueti ri-arrangiamenti di pezzi famosi, che comunque ci sono, sono novità non da poco, e siamo curiosi di capire come reagirà il pubblico.”

“Cotton Candy Club” è il quinto album del vostro gruppo, c’è qualcosa di diverso che avete apportato rispetto agli altri quattro?

“Oltre al sound e al mood differente, mentre prima abbiamo sempre puntato sull’inglese avendo lavorato parecchio all’estero, stavolta abbiamo affiancato all’inglese anche tanti pezzi in lingua italiana, una scelta di cuore da un lato ma anche ‘strategica’...”

Facciamo un salto nel passato, come nascono gli Sugarpie and the Candyman? -taglio2- “Nascono dall’incontro e dalla passione comune di cinque amici musicisti, che decidono di intraprendere un progetto insieme con le idee non molto chiare in realtà. Sta di fatto che dopo pochi mesi dalla nascita, riuscimmo ad ottenere un ingaggio in un club storico di Zurigo, ‘Casa Bar’, un jazz club che esiste addirittura dagli anni ’60, in cui ha suonato addirittura Louis Armstrong ai suoi tempi. Suonavamo lì tutte le sere per una settimana al mese e così è stato per un anno e mezzo circa: esibirsi una sera lì significava suonare quattro-cinque ore di fila, tantissimo… ed è stata quella l’occasione che abbiamo avuto per sperimentare tantissimo, un sacco di brani, di sound e in più la risposta del pubblico era sempre fantastica!”

Sta per concludersi il 2017, facciamo un resoconto...

“Sta per terminare un anno importantissimo per noi, un po’ per i motivi che già ho spiegato, in primis il nuovo assestamento della band, poi è stato un anno di intensissima attività live, che in piena estate non ci ha lasciato un giorno libero, abbiamo suonato in tantissimi concerti, festival -tra cui Umbria Jazz l’estate scorsa -, ma anche all’estero. In più abbiamo terminato l’anno con un'altra esperienza importante, ovvero aver accompagnato Renzo Arbore in due singoli del suo nuovo album. Termineremo l’anno in Grecia in un importante locale di Atene, meglio di così...”

Quali invece le aspettative per il 2018?

“Sperare che la risposta per questi nuovi progetti sia positiva. L’idea comunque è quella di non mettere i remi in barca e di continuare il lavoro creativo in vista del prossimo album.”





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