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Intrecci jazz

di Maresa Galli

Numero 185 - Febbraio 2018

Palopoli e Forlani sono tornati con un nuovo ed imperdibile album, nel quale non mancano collaborazioni importanti


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Suonano nuovamente insieme Paolo Palopoli e Sergio Forlani, per dare vita ad un nuovo progetto discografico dal titolo “Back on the Ground” (etichetta Full Heads). Questo nuovo album si avvale di decani del jazz: Daniele Scannapieco al sax e Gianfranco Campagnoli alla tromba, già in ensemble con artisti del calibro di Dee Dee Bridgewater e Mario Biondi; al trombone Raffaele Carotenuto, docente al Conservatorio di Salerno e al sassofono Rocco Di Maiolo. Alla voce Emilia Zamuner, giovane ma già affermata cantante jazz, vincitrice del Premio Massimo Urbani. -taglio- Nella sessione di registrazione sono stati coinvolti, oltre Salvatore Zannella alle percussioni, due ritmiche: la prima formata da Aldo Vigorito al contrabbasso ed Enrico Del Gaudio alla batteria, e la seconda formata da Salvatore Ponte al contrabbasso e Domenico Benvenuto. Paolo Palopoli, chitarrista e compositore, ha all'attivo otto dischi come band leader. Collabora con il pianista Sergio Forlani dal 2002, anno di uscita del loro primo disco assieme “First Out”, esordio dalle sonorità europee alla Ecm; a questo è seguita una parentesi etno-jazz con “Armonia Etnica” ed “Etnodie”. L’ultimo progetto solista di Palopoli è, invece, “Sounds of New York”. Da anni è attivo nel circuito jazzistico nazionale e ha partecipato ai più importanti festival e rassegne. Sergio Forlani, pianista e compositore, è accomunato a Palopoli dalla passione per l’etno-jazz e soprattutto per la jazz-fusion. -taglio2- Già attivo nei circuiti campani del jazz con la band Patsimile, ispirata al sound del Pat Metheny Group, oggi ha trovato la propria cifra stilistica condivisa con Palopoli. I brani, godibili e ricchi di virtuosi scat della Zamuner e di ottimi intrecci di sax, mostrano un solido background che ha triturato la lezione dei maestri. L’album passa da ballad e slow bossa al blues americano: “On the ground” (S.Forlani), “No claim” (P.Palopoli), “Oriente Express” (P.Palopoli), “Funktown” (S.Forlani) raccontano un viaggio nella melodia, “un treno che sfreccia nella pioggia come un sogno vestito nel vento... Come un’onda del mare che si infrange su una spiaggia dorata”, per citare Oriente Express. Armonie delicate, ricchezza stilistica e padronanza tecnica rendono l’album piacevole ed orecchiabile già dal primo ascolto.





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