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Il rumore del silenzio

di Angelo Luongo

Numero 187 - Aprile 2018

Nuovo singolo per il caparbio cantautore livornese Enrico Nigiotti, una sorta di “confessione” che prosegue il suo iter di produzione, senza fretta, ma senza sosta!


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Tinte elettriche e parole cantate sottovoce fanno da sottofondo al nuovo singolo di Enrico Nigiotti: “Nel silenzio di mille parole” nasce da un periodo di riflessione post X-Factor, apice di una carriera ancora tutta da raccontare e che passa anche da questo pezzo, fatto da pochi semplici accordi di chitarra elettrica. I più classici dei momenti “no” sono arrivati anche per lui, ma la voglia di emergere del cantautore livornese è stata più forte ed ora, grazie alla sua caparbietà, è pronto a dar nuova linfa alle sue produzioni.

È uscito il tuo secondo singolo “Nel silenzio di mille parole”, canzone d’amore intima cantata quasi sottovoce. Quando l’hai composta?

“Questo pezzo è nato nello stesso periodo di ‘L’amore è’: ho avuto quei cinque, sei mesi di apertura alla scrittura, ma anche di tanta sofferenza, perché parliamo di diversi mesi prima che facessi il pre-casting per X-Factor. -taglio- Poi comunque è stata rifinita dopo, post X-Factor sono andato dieci giorni sulle Dolomiti, ma non a sciare (sorride, ndr.), bensì ad isolarmi dal mondo per lasciar andare la penna. ‘Nel silenzio di mille parole’ parla delle parole che non vengon dette, che si trattengono - non so come mai ma ipotizzo per una sorta di vergogna di dire di più a chi ti dà di più - per cui la canzone è una specie di confessione…”

Scrivi testi e musiche dei tuoi brani, quando capisci che una canzone è pronta per essere ascoltata anche dal pubblico?

“Io ho la fortuna-sfortuna di non essere molto pratico a livello di computer e di produzione, quindi i provini li faccio sempre chitarra e voce e registro sempre chitarra e voce, a differenza di molti che al giorno d’oggi operano le correzioni su basi già pronte. Ad esempio nell’ultimo mio pezzo c’è semplicemente una cassa che ricorda un cuore che pulsa… è questo il mio modo di fare musica, che da un lato mi agevola nel momento in cui sento che la canzone è pronta.”

Stai lavorando ad un album? Quando uscirà?

“Ci sto lavorando, sarà concluso sicuramente prima dell’inverno. Dobbiamo ancora entrare in studio per registrarlo e definire e ritoccare alcuni pezzi ma grossomodo l’album c’è, sono e siamo pronti!”

Hai più volte dichiarato di aver commesso degli errori in passato, a che punto della tua vita ti trovi in questo momento? -taglio2-

“In questo momento posso dire di essere felice per dove sono arrivato e per quello che ho raccolto, tuttavia non è una felicità euforica, ma costruttiva. Ci sono stati anni bui, anni in cui ho preso porte in faccia, per cui ora è naturale che sia felice per quello che sto ricevendo, tuttavia rifarei esattamente tutto quello che ho fatto, soprattutto gli errori, perché è grazie ad essi che sono migliorato e sono giunto sino a questo punto.”

La prima volta che hai messo piede in tv non c’erano ancora i social, pensi che questo progresso tecnologico aiuti chi fa musica? Ed in particolare, che rapporto hai con la tecnologia?

“Si, è vero, io penso che se allora ci fossero stati i social network, avrebbe fatto tutto molto più ‘rumore’. Però c’è da dire che i social sono anche molto pericolosi se non li si sa usare e tenere sotto controllo, ad esempio possono esporti a critiche o insulti gratuiti in momenti in cui sei troppo euforico. Quello della musica è un mondo strano, devi rimanere sempre umile e coi piedi per terra altrimenti rischi di fare passi indietro e non in avanti…”

Quando sarà possibile vederti suonare dal vivo?

“A me non è mai piaciuto il fatto di dover cantare canzoni di altri, io sono cantautore e voglio cantare le mie canzoni, per cui non appena uscirà l’album e quindi il repertorio sarà più ampio partiremo anche col tour, sperando nella partecipazione di quanta più gente possibile, perché alla fine è quello che conta davvero!”





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