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Giovani teatranti

di Laura Fiore

Numero 190 - Luglio-Agosto 2018

Rivisitazione della commedia di Aristofane “Le nuvole” al Liceo Artistico Galizia di Nocera Inferiore (Sa)


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Aristofane tra classico e vernacolo partenopeo, quello rappresentato dalla Compagnia teatrale degli alunni di tutti i segmenti artistici del Liceo Galizia di Nocera Inferiore, diretto da Maria Giuseppa Vigorito. La pièrce teatrale ha infatti fuso classico e moderno, teatro e musica, grazie alla Band sul palco e all’interpretazione dei giovani attori sapientemente diretti dal regista prof. Giuseppe Rainone. Tanti i docenti e alunni coinvolti, fiore all’occhiello del Liceo Artistico Nocerino, premiato nei più autorevoli contest artistici. “La passione che alunni e professori profondono insieme, in tutti i progetti artistici che realizziamo durante l’anno, e di cui quello rappresentato questa sera è conclusivo, a coronamento di un’intensa attività che ci ha visto protagonisti sulla scena culturale e artistica, non solo cittadina e regionale, ma anche nazionale, dimostra quanto l’arte può unire generazioni, culture diverse, personalità diverse. -taglio- Come dirigente di questo Liceo sono orgogliosa dei professionisti che insieme a me si impegnano nella didattica, offrendo ad ogni nostro giovane una possibilità di riuscita nel mondo dell’arte, vista a trecentosessanta gradi.” – afferma nel suo saluto la Dirigente Maria Giuseppa Vigorito. La scelta del testo teatrale è indicativo della leggerezza e dell’ironia con cui si desiderano affrontare tematiche care anche al mondo attuale. “Le nuvole” di Aristofane, rappresentata nel 423 a.C. alle feste Dionisie, mostra in questa rivisitazione tutta la sua contemporaneità. La rappresentazione ha inizio di notte. La scena è ambientata in campagna. Protagonista è un contadino rozzo e ingenuo, Strepsiade che ha un figlio, Fidippide, scapestrato e amante dei cavalli. Il padre si rivolge alla scuola di Socrate e sollecita il figlio stesso a frequentarla. Le “nuvole”, ovvero il coro, rappresentano un elemento fisico dell’universo e al tempo stesso una simbolica immagine del pensiero. La singolarità della commedia di Aristofane è che essa è la prima testimonianza che si ha su Socrate, ed è l'unica testimonianza che risalga ad un momento in cui Socrate era ancora vivo. -taglio2- Appare chiaro come, battuta dopo battuta, Aristofane desideri mettere in caricatura e alla berlina il metodo socratico, come la ricerca su quanto è lungo il salto della pulce, o su che cosa produca il rumore delle zanzare, oppure la contrapposizione tra discorso giusto e discorso ingiusto, tra discorso forte e debole, che è uno degli insegnamenti di Socrate. Aristofane fa di Socrate, dunque, la sintesi di tutta la cultura nuova, ne fa il pensatore fondamentalmente curioso di tutto, aperto a qualsiasi scoperta, e quindi in conflitto con la polis. Gli applausi del pubblico hanno di fatto sancito il successo dell’interpretazione di questi giovani attori, musicisti, cantanti e di quanti tra scenografie, costumi, video, hanno contribuito all’ottima riuscita del progetto artistico, firmato Liceo Galizia.


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