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Disegnando l’uomo

di Joanna Irena Wrobel

Numero 184 - Gennaio 2018

Una mostra da non perdere, quella di Giuseppe Panariello, artista che disegna l’uomo nel tempo e nello spazio


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La ModartGallery di Sabina Albano, a Napoli, presenta la nuova mostra “L’uomo nella storia 1974” di Giuseppe Panariello, a cura di Maresa Galli che interpreta in chiave filosofica il progetto dell’artista. Sono dodici le opere (70x100) su dibond, nate dall’idea del viaggio complesso, stupefacente, meraviglioso, ambiguo, ricco di luci ed ombre che l’uomo compie nel corso del tempo e nello spazio. Presentato, inoltre, anche il Calendario 2018 in tiratura limitata, con stilemi di Maresa Galli, vere e proprie poesie che rafforzano il senso de “L’Uomo Bestia”, “istinto che tutto fagocita, egoismo che divora regni, sopraffazione che strangola la virtù, oscurità che scioglie i colori in magmatica irriverenza. -taglio- Tornerà Bellezza?”, de “L’Uomo Totem”, “tra favola e credenza, il nous crea un mondo. Rivelazioni e rinascite” e di altri tipi altamente simbolici. Accesi cromatismi svelano memorie, visioni e mondi del viaggio alla ricerca di senso che mai si arresta ma prosegue inesorabilmente veloce. Il tempo è in sospensione, e i momenti di storia raccontati dall’Autore sono insieme archeologia e futuro, ricche di senso e attuali. Del suo progetto Panariello dice: “Mi è sempre piaciuto disegnare. L’ho sempre fatto, però non ho mai pensato al disegno come evasione, come gioco, distrazione o rilassamento. Una mia particolarità: disegno sempre con il pennarello indelebile, mai con la matita. -taglio2- Quando disegno non cancello mai, non stacco mai la penna dal foglio. È come un viaggio senza tappe, direttamente alla meta. Cosi sono nati questi dodici lavori grafici che presento, dopo 43 anni. Nel 1974 ero fidanzato con Beatrice, mia moglie. Le sere che andavo a trovarla, spesso mi portavo il materiale per disegnare, fogli fabriano 4 e i pennarelli Edding colorpen 1300. Così sono nati questi disegni che raccontano ‘l’uomo nella storia’. Li ho ritrovati dopo 43 anni e ho sentito l’impulso di doverli presentarli oggi”. Un bel parterre di giornalisti e artisti ha salutato l’inaugurazione nello stile elegante e informale di Sabina Albano. La mostra sarà visitabile fino al 14 gennaio.





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