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Cultura ed Aeronautica

di Luca Guerrasio

Numero 179 - Luglio-Agosto 2017

Presentato con successo all’Aeroporto Militare di Capodichino il libro di Francesco Massaro, alla presenza del Colonnello Luigi Levante


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Nell’ambito delle attività organizzate dal Nucleo Promozione Umana, Sociale e Culturale dell’Aeroporto Militare di Capodichino, lo scorso giugno, presso la Sala Polifunzionale “G. Douhet”, è stato presentato con successo di partecipazione il libro di Francesco Massaro “Come le foglie al vento”(Albatros Edizioni). “Avere nella nostra base la possibilità di ospitare incontri letterari, significa dare anche una identità di collegamento tra l’Aeronautica e i cittadini attraverso l’Arte e la cultura. Abbiamo da tempo, infatti, avviato un progetto sul territorio che vede all’interno dell’Aeroporto il dipanarsi di momenti artistici e culturali. La vocazione aeronautica di Capodichino ha inizio nel 1812, quando l’aeronauta francese Marie Sophie Blanchard, prima donna pilota professionista, decollò per una manifestazione, con il suo pallone aerostatico tra lo stupore di decine di migliaia di persone. -taglio- La vera storia dell'aeroporto di Capodichino comincia, però, all'inizio del secolo scorso; nel 1910 quando iniziano le prime esibizioni di velivoli sull'allora Campo di Marte, un ampio territorio pianeggiante. Nel 1918 a causa della prima guerra mondiale Capodichino diventa aeroporto militare per difendere la città da attacchi aerei e tre anni dopo nel 1921 l'aeroporto viene intitolato al tenente Ugo Niutta.” – spiega il Colonnello Luigi Levante, comandante dell’Aeroporto Militare di Capodichino, prima di addentrarsi nelle problematiche espresse nell’opera di Massaro, legate all’emigrazione degli italiani nel secolo scorso. Presente come relatore anche la presidente della Albatros Edizioni, dir. Lucia de Cristofaro, che accompagna i presenti nel viaggio letterario proposto nell’opera “Come le foglie al vento”, soffermandosi sulle problematiche di ieri legate alla emigrazione degli italiani verso altri paesi europei e d’oltre oceano e quelle di oggi relative all’immigrazione nel nostro paese. -taglio2- “L’opera di Francesco Massaro offre uno spaccato sulla difficile integrazione dell’emigrante, che deve affrontare differenze culturali e sociali di grande impatto emotivo. La storia del protagonista è simile a tante storie di giovani italiani che durante tutto l’arco del ‘900, hanno tentato la fortuna in un’altra nazione, soffrendo la solitudine e spesso aggrappandosi a rapporti interpersonali non sempre positivi.” – afferma nel suo intervento la presidente de Cristofaro. Durante il dibattito con i presenti l’autore spiega, come avesse sentito l’esigenza di scrivere la propria esperienza e quindi condividere emozioni e difficoltà con i lettori, al fine di riflettere tutti insieme su quanto l’emigrazione e la difficile integrazione possa segnare per sempre chi l’ha vissuta e la vive tutt’oggi. A margine dell’incontro, moderato dal Luogotenente Roberto Russo, non resta che fare un plauso al Colonnello Levante, per le sue iniziative che aprono l’Aeronautica Militare al territorio e ai cittadini e allo scrittore Francesco Massaro, per un romanzo che conquista il cuore e la mente.





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