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Che prodigio

di Angelo Luongo

France Football consegna il quarto Pallone d’Oro a CR7, che arriva a meno uno da Messi grazie ai due titoli di campione d’Europa conquistati con Real Madrid e Portogallo. Superati Platini, Cruyff e Van Basten


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Tutto come previsto. Cristiano Ronaldo mette le mani sul quarto FIFA Ballon d’Or della sua carriera. Il titolo, che torna ad essere assegnato solo da France Football dopo la scissione con la Fifa, fa salire il portoghese del Real Madrid al secondo posto all-time tra i pluripremiati staccando Platini, Cruyff e Van Basten – fermi a tre – e portandosi ad una sola lunghezza da Leo Messi, a quota cinque. Proprio l’argentino è arrivato secondo, dietro il rivale di sempre. Ha chiuso il podio (con due finali perse su due contro le squadre di CR7) il francese Griezmann, il primo degli “umani”, per sua stessa ammissione: “Sono finito dietro a due mostri”, ha dichiarato il folletto dell’Atletico al magazine francese. È dal 2008 che i “due mostri” si contendono il trofeo: nel 2008 a vincerlo era stato Ronaldo, all’epoca al Manchester United, dopodiché sono arrivati quattro successi consecutivi per la Pulga, che ha rubato la scena a tutti e letteralmente oscurato il rivale dal 2009 al 2012. Il 2013 è l’anno in cui Cristiano è tornato ad alzare il titolo, in lacrime sul palco dopo l’annuncio di Pelé. -taglio- Dopo il bis del portoghese nel 2014, Messi è diventato pentacampione nel 2015… insomma un duopolio calcistico che sembra destinato a durare ancora a lungo, scomodando continuamente paragoni illustri (“questi due sono meglio di Maradona e Pelé” cit.) e delineando due correnti di pensiero, e di ideali, nettamente opposte e contrastanti: i filo-CR7 rimarcano in ogni modo e luogo la dedizione – a tratti devozione – del portoghese al futebol e i risultati conseguiti da quand’era ancora un fanciullo da svezzare allo United di Ferguson, e successivamente, soprattutto grazie alla sua leadership e al suo carisma, in Nazionale – vincendo un Europeo da assoluto protagonista, nonostante una rosa neanche lontanamente paragonabile a quella dell’Albiceleste di Messi – e al Real Madrid, battendo anno dopo anno ogni tipo di record e vincendo qualsiasi trofeo – ultimo in ordine di tempo il Mondiale per Club, manco a dirlo con una sua tripletta in finale. Dal canto loro i fan della pulce di Rosario ne esaltano classe, talento e giocate sovrannaturali grazie alle quali il Barça (unica squadra in cui ha militato e di cui tutt’ora fa le fortune) in questi anni ha stra-dominato in Europa e nel mondo, portando più volte Messi ad essere considerato il calciatore più forte di tutti i tempi, merito di una bacheca (individuale e di squadra) da brividi, e più volte vittorioso nel confronto statistico-mediatico col suo “predecessore” argentino Diego Armando Maradona. Per CR7 sono stati decisivi i due successi europei, conseguiti con Real Madrid e Portogallo: la seconda Champions con le Merengues è arrivata -taglio2- dopo il successo in finale a Milano nel secondo derby cittadino in tre anni con l’Atletico, stavolta ai calci di rigore. Il trionfo di Euro2016, invece, ha visto il Portogallo battere nell’atto conclusivo i padroni di casa della Francia di Pogba e Griezmann per 1-0, dopo il gol nei supplementari di Eder, regalando il primo storico alloro alla nazionale iberica. In quell’occasione fu clamoroso l’atteggiamento di Ronaldo: infortunatosi nei primi minuti di gioco e costretto ad uscire, in lacrime e nello sconforto generale di tifosi e compagni, diresse la squadra al fianco del c.t. Fernando Santos mostrando straordinarie doti carismatiche e maturità da vero campione! Nel 2016 Cristiano ha collezionato 57 presenze, segnando 55 reti e servendo 18 assist, numeri da extraterrestre: “È stato il mio miglior anno, sia a livello personale che di squadra”, ha dichiarato il fuoriclasse dopo l’ennesimo successo in carriera. Si tratta del nono successo per un giocatore del Real Madrid, che insegue in questa speciale classifica il Barcellona, con 11 trofei individuali. Ronaldo è il terzo giocatore portoghese premiato da France Football: gli altri due lusitani a vincere sono stati Eusebio nel ’65 e Figo nel 2000. Ben due giocatori del Leicester dei miracoli nella Top Ten di questa edizione, il tandem d’oro Vardy-Mahrez e un italiano, Gianluigi Buffon, capitano della Juventus e della Nazionale, classificatosi nono a parimerito con Pepe del Real - squadra maggiormente rappresentata con ben 5 calciatori sui diciassette classificati, a dimostrazione della straordinaria annata vissuta dai blancos e dal suo capitano e leader indiscusso, CR7, di nuovo sul tetto del mondo!





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