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Camminando insieme

di Paolo Carotenuto

I tecnici dell’équipe del Centro Diurno di Milano, sperimentano una nuova direzione nel campo della riabilitazione psichiatrica: la cultura


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Il Centro Diurno, afferente all'Asst Fbf Sacco, di Milano sta dando la possibilità ad un gruppo di persone di mettersi in gioco attraverso la cultura. Fondamentale per questo viaggio, è la condivisione di un percorso di recovery volto al miglioramento delle proprie vite, grazie alla lettura ed alla scrittura. Nello specifico, i tecnici della riabilitazione hanno organizzato due veri e propri laboratori, dove le persone si immergono in storie fantastiche e si cimentano a scrivere racconti o poesie, da leggere successivamente al gruppo. La scelta della letteratura come “aiuto” è dovuta al fatto che leggendo, chiunque può vedere la realtà da vari punti di vista, ed il gruppo ha lo scopo di cambiare il modo di vivere le diverse situazioni che si presentano durante la quotidianità di ogni singolo, ciò è reso possibile dalle storie personali che ognuno di loro ha da raccontare. Nei numerosi incontri organizzati, si sperimenta un percorso di apprendimento e di crescita culturale e personale in grado di aprire nuovi orizzonti a chi ha perso di vista il punto focale della propria vita. Le esperte hanno constatato che leggere e scrivere in gruppo esercita un doppio effetto: da un lato quello dello sviluppo e dall'altro quello della condivisione. -taglio- “L'appuntamento che ci diamo, che sia al mattino o al pomeriggio, è per noi occasione per arricchirci, poiché la lettura e la scrittura non sono per noi mero intrattenimento, ma raccolta di significati, soprattutto laddove possiamo soddisfare curiosità legate a interessi personali e ricercare strategie per vedere la realtà con occhi nuovi. Grazie a questi due laboratori ci sentiamo persone nuove!” Queste le parole di uno dei partecipanti al progetto; ed avendo alla base questi presupposti i membri dei due progetti si sono resi conto che con questo percorso sono riusciti a vivere meglio nella società. I libri cambiano la vita delle persone, essi mettono in risalto aspetti a volte nascosti della realtà e ci aprono la mente. L'anello di congiunzione tra i due gruppi sono proprio i libri: “Crediamo che per essere scrittori si debba essere, prima di tutto, lettori affamati”. Solo in questo modo, infatti, quello che si legge può essere spunto per far fiorire la creatività, a volte sopita e a volte inespressa, e miccia per accendere la voglia di raccontarsi a se stessi e agli altri. -taglio2- "Meglio una parola scritta, che una parola non detta" è la loro filosofia. Caratteristica importante di questa riabilitazione alternativa, è incentivare il confronto interpersonale anche inteso come un modo per farsi conoscere dagli altri colleghi raccontando le proprie esperienze, oltre che esprimendo senza timore le proprie opinioni. Questo contesto è l’occasione giusta per socializzazione e per creare legami significativi destinati a durare nel tempo, non solo perché mondi diversi si trovano nella stessa stanza, ma perché la parola diventa strumento. Il gruppo è diventato affiatato imparando a non giudicare nessuno, accettando i limiti di ogni singolo partecipante ed aiutandolo a migliorarsi. Insomma, si fa palestra insieme: si corre sul tapis-roulant della fantasia, si sollevano chilogrammi di opinioni, si saltano le corde dei pregiudizi, si allenano i muscoli della condivisione e si dà respiro ai vissuti personali.





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