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Cambiamento? Si, grazie

di Lucia de Cristofaro

Numero 187 - Aprile 2018

Quante volte commentando lo stile di vita di qualche nostro amico o conoscente, abbiamo esclamato: Non è più lo stesso!


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Quante volte commentando lo stile di vita di qualche nostro amico o conoscente, abbiamo esclamato: Non è più lo stesso! È cambiato. Ma a cosa si riferisce il sostantivo "cambiamento" se non a tutte quelle cose o situazioni che sono diverse da ciò che erano prima. Il cambiamento è ovunque nella vita. -taglio- La parola può descrivere anche una trasformazione drastica, come ne "La metamorfosi" di Kafka, oppure anche piccole e impercettibili modifiche alla struttura delle molecole, per opera di un innalzamento della temperatura, per esempio. Un albero il cui tronco si può a malapena abbracciare nasce da un minuscolo germoglio. Una torre alta nove piani incomincia con un mucchietto di terra. Un lungo viaggio di mille miglia si comincia col muovere un piede. Queste riflessioni devono aiutarci a non aver paura di cambiare, di ribaltare la nostra quotidianità se ci rediamo conto che essa non ci rende felici, non appaga il nostro essere persona, il nostro essere al mondo. Siccome come uomini e donne siamo di solito abitudinari, un rinnovamento radicale nasce di solito da un dolore, il quale così come rovescia la vita, ne determina la rinascita, proprio quel cambiamento che desideriamo per noi e per tutto ciò che ci circonda. Chiaramente per cambiare dobbiamo prima di tutto cambiare noi stessi, -taglio2- guardando avanti e facendo quelle scelte che abbiamo procrastinato tutta la vita, lasciando dire agli altri cosa dovevamo fare e come vivere. Rinnovarsi, però, non significa fuggire, ma avviarsi lungo una strada tutta nuova senza paura di ciò che troveremo e delle scelte che dovremo fare. Tutto ciò ha indubbiamente bisogno di intraprendenza, nonché un sogno da voler realizzare. Gli esperti chiamano il versus del cambiamento come B2, ovvero biforcazione biografica, che fa si che ad un certo punto della vita si decide di dare un calcio alla routine e di vivere senza catene o imposizioni sociali. Scrolliamoci allora di dosso la pigrizia e gli schemi che abbiamo indossato sino ad ora e guardiamoci allo specchio per scoprire chi realmente siamo e chi vogliamo diventare da grandi, perché di fronte a certe scelte siamo tutti giovani uomini e donne, indipendentemente dall’età anagrafica in cerca di un futuro appagante e soprattutto un futuro che ci rispecchi e che ci appartenga.





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