logo-musica

Back to basic

di Gennaro Santarpia

Numero 187 - Aprile 2018

Con questo nuovo album Luca Seta si racconta come non aveva mai fatto prima d’ora; in ogni suo brano mette a nudo una parte di sé, senza nessun timore di mostrarsi per quello che è realmente


albatros-back-to-basic

Luca Barbareschi, in arte Luca Seta, ha da poco presentato il suo nuovo album dal titolo “Ricomincio da qui”, un disco di inediti che gli permette di riprendere un percorso musicale iniziato qualche anno fa e che attualmente ha acquistato una maggiore consapevolezza. Il pubblico ha avuto modo di conoscere Luca specialmente come attore, infatti, la recitazione è sempre andata di pari passo alla passione per la musica. Lo ritroviamo in serie tv di successo come “Capri”, “Don Matteo”, e nel cast del film “Nove lune e mezza” (pellicola di Michela Andreozzi), solo per citare alcune collaborazioni... con questo lavoro discografico, però, Luca ha messo in gioco tutto se stesso, per ritrovare la “strada maestra”. Noi di Albatros Magazine ci siamo fatti raccontare cosa si nasconde dietro a quell’aspetto da bello e dannato.

Partiamo subito dal titolo del tuo secondo album di inediti “Ricomincio da qui”, prendendo spunto dal titolo dell’album, a che punto della tua vita sei al momento? -taglio- “Il titolo dell’album, in realtà, prende spunto dal titolo di una canzone omonima del disco. Quando ho scritto il brano ero in un periodo completamente diverso rispetto ad ora, quindi posso dire che col tempo ha acquisito un significato differente. Era un momento lavorativo particolarmente difficile, il culmine è stato dopo un provino: non ero stato preso, e per di più l’avevo fatto veramente male. Sono arrivato a casa che mi sentivo da schifo, però quando tocchi il fondo o scavi oppure ti fermi un attimo, smetti di correre e ti metti a riflettere. Quella sera ho capito che inizialmente pensavo di essere arrabbiato per il provino andato male, ma poi mi sono reso conto che non mi interessava molto fare quella cosa. Stavo andando in una direzione sbagliata: cercavo di piacere a delle persone che non mi piacevano, mi ostinavo a tentare di fare delle cose perché “è giusto farle” ma che in realtà non mi rispecchiavano. Ho scritto il brano di getto, e dopo averlo cantato per la prima volta, mi sono dato inconsciamente un consiglio. Da lì il mio ricominciare; non voglio mettere mai più la mia felicità nelle mani di altri e sono ritornato alle priorità.”

Come è nata l’idea di questo secondo lavoro discografico?

“Beh, innanzitutto tra il primo e il secondo album è passato molto tempo, perché sono cambiate delle collaborazioni per una serie di motivi, ma non ho mai -taglio2- smesso di creare musica. Fabio Gelmi,con il quale avevo già lavorato precedentemente, ha creduto in me e nel mio progetto così ha deciso di sostenermi nuovamente. In questo secondo album c’è tutto me stesso, un Luca Seta sincero come non mai. Inoltre, nel disco ci sono anche dei monologhi rappati, una poesia... faccio quello che voglio, e presento quello che sono al di là di ciò che potrebbe funzionare.”

Hai intenzione di “ricominciare” quindi anche come attore? Se si, come riesci a mantenere una tua autenticità anche dovendo interpretare un ruolo diverso da te?

“Al momento sono molto concentrato sulla musica, però la risposta è sì! Nell’anno mi piacerebbe cimentarmi anche con un monologo a teatro, per continuare a dire quello che penso anche attraverso parole di altri in cui mi rispecchio particolarmente. Per rispondere alla seconda domanda: credo che ogni persona sia una tavolozza di colori, per questo quando devi interpretare un personaggio diverso da te in realtà esce fuori uno dei colori magari nascosto fino a quel momento, ma è comunque una parte di te, racconti te stesso sempre.”

Hai in programma delle date live?

“Certo! Da quando è uscito l’album sono stato a Milano, Roma, Napoli... ma sarò in giro per altre città italiane. Tutte le info sono sulle mie pagine social.”





Booking.com

Booking.com